Chiesa e le parole di Thiago Motta. Perché cederlo sarebbe un errore clamoroso

Soulé verso la Roma, Chiesa in bilico. Non è certo banale la materia delle uscite in casa Juventus. Il club bianconero, gran protagonista alla voce acquisti, non sta lesinando impegno nemmeno sul fronte degli esuberi.

Un calciomercato a tutto tondo quindi il primo estivo (realmente e totalmente operativo) di Cristiano Giuntoli. Un manifesto dell’intraprendenza dell’apprezzato diesse che ha riportato lo scudetto a Napoli due stagioni fa.

Ma andiamo per ordine: Soulé è davvero ad un passo dalla Roma. I due club avrebbero trovato l’accordo per una cifra che può soddisfare il club bianconero: come a dire, il sacrificio – sicuramente doloroso per via delle potenzialità del calciatore – può starci in un attento incastro fra costi e ricavi. 

E Chiesa? La situazione è differente. Ieri le parole di Thiago Motta hanno fatto il giro del web e non solo. Una frase, in particolare, ha posto mille interpretazioni. 

Chiesa e Motta: cosa è successo

Un caso, quello relativo a Federico Chiesa. Il calciatore, certezza fino al passato campionato, non sembra più imprescindibile. Ma cosa ha detto Motta ieri?

Fa parte della Juventus e poi vedremo…

Una frase che ha lasciato intendere il carattere work in progress di una vicenda tutt’altro che conclusa. La sensazione, ribadita da ogni organo di stampa, è che Chiesa possa essere un ulteriore esubero in casa Juventus. Giusto così? Non proprio, analizziamo perché.

Thiago Motta
Thiago Motta (ph. Image Sport)
 

Chiesa via? I motivi per cui sarebbe un errore clamoroso

Semplicemente un errore. Federico Chiesa, negli anni, ha dimostrato di poter essere un fattore per questa Juventus. Vero, il suo rendimento è calato un po’ dopo il grave infortunio, ma non è mai mancato impegno e coraggio nelle azioni.

Un paradosso che nell’estate del ritorno alle ali, finisca sul banco dei sacrificabili proprio un calciatore che, per estrazione, ha sempre dato il meglio di sé nelle zone esterne del campo. Un calciatore ideale per praticare un calcio a misura del 4-2-3-1 di Thiago Motta.

Eppure, si sussurra di dubbi riguardanti la possibile mancata applicabilità di un profilo come Chiesa nel nuovo contesto. Difficile trovare uno come Chiesa sul mercato. 

Senza scomodare gli esterni a tutto gas della Spagna (merce rara, per chiunque), l’ex Fiorentina rappresenta ancora oggi uno dei corridori più riconoscibili d’Europa. Né la direzione per cui debbano essere i fuoriclasse ad adeguarsi ad un credo tattico e non viceversa, sembra trovare conferma in altri grandi contesti.

Chiesa può essere ancora una risorsa importante per una Juventus che, peraltro, dovrebbe fiondarsi poi sul mercato a caccia di non un’ala nuova, bensì due.

Sorvolando sul merito della scelta, non ne beneficerebbero certo costi e dinamiche non sempre facilissime di mercato, quando ormai manca meno di un mese all’inizio del campionato.

In definitiva, si sbrogli in fretta la matassa relativa a Chiesa e si dia modo di costruire quanto prima la nuova mentalità con calciatori che apparterranno effettivamente al progetto.

Con un Chiesa in più, lo ribadiamo, sarebbe tutto più semplice. Lui, Koopmeiners e Yildiz, alle spalle di Vlahovic, sarebbe una stesura offensiva di tutto rispetto: sicuramente un fattore in un campionato che vedrebbe la Juventus come sicura protagonista.

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