Fiorentina, per astra ad aspera: la clamorosa retrocessione del 1992/1993

Mario e Vittorio Cecchi Gori divenuti proprietari della Fiorentina nel 1990 dopo le pesanti contestazioni che hanno portato Pontello alla cessione della società, nell’estate del 1992 non badano a spese portando in riva all’Arno campioni quali Brian Laudrup, Stefan Effenberg e Ciccio Baiano che generano entusiasmo nella piazza, facendo dimenticare anche l’addio di capitan Dunga. Ma la stagione 1992/1993 che era partita con grandi premesse, non andrà come sperato e a fine campionato arriverà una clamorosa retrocessione.

Girone d’andata da sogno

Dopo due pareggi nelle prime due giornate contro Genoa e Lazio, alla terza arriva la prima vittoria viola ed é roboante perché gli uomini del tecnico Gigi Radice travolgono l’Ancona per 7-1. La settimana successiva arriva un buon pareggio esterno contro l’Inter a Milano. Un’altra gara clou é quella del 4 ottobre quando al Franchi arriva il Milan: una vittoria lancerebbe i toscani in vetta alla classifica. Riescono a realizzarne tre, ma ne subiscono sette nell’umiliante 3-7 finale che ridimensiona un pò le aspirazioni.

Smaltita la pesante sconfitta la Fiorentina torna a mostrare di saper giocare a calcio battendo Pescara e Sampdoria, con una doppietta di Batistuta e Baiano. La vittoria contro la Roma però, é solo l’anticamera di un calo di risultati con il pareggio contro il Brescia e la pesante sconfitta per 4-1 col Napoli. Si arriva così al big match contro la Juventus e a differenza di quanto successo col Milan, i gigliati non sbagliano e portano a casa i tre punti firmati dal gol di Laudrup e dall’autogol di Sartor.

La classifica prima della sosta natalizia é bellissima e recita: Milan primo a quota 23, Fiorentina seconda con 15 punti a pari merito col Torino. Nessuno immagina quello che accadrà nel girone di ritorno in quell’inverno del 1992 e anzi grazie all’impatto positivissimo della presidenza Cecchi Gori al suo secondo anno, si sogna in grande. 

Squadra Fiorentina
Fiorentina 1992-1993
 

Girone di ritorno da incubo

Il brutale risveglio però avviene già dalla prima gara dopo la sosta, quando i viola perdono in casa con l’Atalanta mandando su tutte le furie il vicepresidente Vittorio Cecchi Gori che esonera il tecnico Radice. Alla base della scelta si vocifera ci siano vicende personali, con la moglie Rita Rusic che avrebbe una relazione extraconiugale col figlio di quest’ultimo. La panchina viene affidata ad Aldo Agroppi che esordisce molto male, subendo un pesante poker contro l’Udinese e per vedere la prima vittoria del nuovo corso servono due mesi: vittima ancora il Pescara battuto anche all’andata.

La sconfitta con la Sampdoria riapre la crisi e la Fiorentina arriva alla gara con la Juventus del 25 aprile 1993, pericolosamente vicina alla zona retrocessione. I gol di Ravanelli, Marocchi e dell’ex Roberto Baggio oltre alla sconfitta, sanciscono anche l’esonero di Agroppi. Il terzo avvicendamento stagionale porta la squadra ad essere guidata dalla coppia ChiarugiAntognoni, che si presenta con un pareggio rimediato in extremis al Tardini contro il Parma l’8 maggio e ha l’effetto di un brodino caldo che tiene tutto drammaticamente ancora in bilico.

Gabriel Omar Batistuta
Gabriel Omar Batistuta (ph. Image Sport)
 

Fiorentina nel baratro

Il baratro e la concreta possibilità della retrocessione si spalancano sotto i piedi della Fiorentina alla 31° giornata, quando é di scena a Bergamo e contro i padroni di casa dell’Atalanta é costretta a vincere. Il 18enne Federico Pisani porta in vantaggio gli orobici, poi all’85’ é il difensore Mario Faccenda a trovare il pareggio per la Viola. All’88’ é il bomber Gabriel Batistuta a trovare la rete del 2-1, ma purtroppo la segna nella propria porta regalando i tre punti ai nerazzurri bergamaschi.

Nella terz’ultima e nella penultima giornata arrivano due pareggi all’ultimo minuto, che non cambiano la grave situazione di classifica: 2-2 contro l’Udinese che porta la firma di Stefan Effenberg con una doppietta, accolto con tutti gli onori in estate e ora contestatissimo dalla Curva Fiesole. Quello contro il Torino al Delle Alpi, lo sigla Batistuta.

Serie A 1992/1993
Classifica ultima giornata 1992/1993 (Youtube)
 

Clamorosa retrocessione

L’ultima giornata si gioca il 6 giugno 1993 e una tra Brescia, Fiorentina e Udinese farà compagnia alle già retrocesse Ancona e Pescara, in Serie B. I viola devono vincere contro il Foggia già salvo e sperare che i friulani non battano la Roma all’Olimpico ma potrebbe bastare un pareggio, se sia i bianconeri che le Rondinelle perdessero le loro gare.

I gigliati fanno il loro dovere e sconfiggono i pugliesi senza troppi patemi con una doppietta di Batistuta e un gol di Baiano, già nel primo tempo. All’Intervallo il Brescia sta battendo la Sampdoria e l’Udinese sta perdendo con la Roma, il che significherebbe dover disputare lo spareggio contro i biancoblu. Si attende con ansia un pareggio dei blucerchiati che garantirebbe la salvezza diretta, ma non sono loro a realizzarlo.

Nonostante la vittoria finale per 6-2 contro il Foggia, a condannare la Fiorentina ad una clamorosa ed inaspettata discesa in Serie B, é il gol di Desideri all’80’ per l’Udinese. A causa degli scontri diretti a sfavore contro le due avversarie, sono i toscani ad avere la peggio e a salutare la Serie A, in cui torneranno dopo una stagione grazie al tecnico Claudio Ranieri. Gli fa compagnia il Brescia che a fine stagione perde lo spareggio contro i bianconeri.

https://www.youtube.com/watch?v=Dx5WOjVt0_c

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