
Appena due punti conquistati dal Bologna nelle ultime tre gare. Domani i rossoblù vogliono tornare alla vittoria contro la Spal. L’analisi sui ferraresi LO SCORE STORICO: AL MAZZA IL BOLOGNA NON VINCE DAL 1977Il Bologna e la Spal, nella loro storia, si sono affrontate 55 volte: 28 le vittorie dei rossoblù, 14 quelle dei biancoazzurri e 13 i pareggi. Lo score degli ultimi 5 confronti è in perfetto equilibrio: 2 vittorie per entrambe ed 1 pareggio. L’ultima vittoria del Bologna al Mazza risale al giugno del 1977 in Coppa Italia; in quell’occasione la squadra di Cesarino Cervellati si impose per 2-0 sulla Spal di Luis Suarez. In campionato la vittoria manca addirittura dalla stagione 1967/68. Sinisa Mihajlovic e Leonardo Semplici si sono affrontati solamente in due occasioni (1 vittoria per il serbo e 1 un pareggio). L’ANDAMENTO DELLA SPAL: SEI PUNTI NELLE ULTIME CINQUE GARE L’inaspettata vittoria nel monday night contro l’Atalanta ha permesso alla Spal di abbandonare l’ultima posizione della classifica. Attualmente al 18° posto, i ferraresi hanno raccolto 15 punti in 20 gare. Al Mazza ha totalizzato 8 punti mentre fuori dalle mura amiche appena 7. Nelle ultime 5 gare la Spal è stata sconfitta dalla Roma, dal Verona e dalla Fiorentina ma ha espugnato il campo del Torino di Walter Mazzarri e in ultimo il Gewiss Stadium di Bergamo. I NUMERI STAGIONALI: PEGGIOR ATTACCO DEL CAMPIONATO Con sole 14 reti segnate la Spal ha l’ultimo attacco della Serie A. Con 30 reti subite, di cui 8 di testa, ha la 13^ difesa della competizione. La squadra di mister Semplici concretizza maggiormente nei primi 15’ del secondo tempo (4) e subisce di più negli ultimi 15’ (7). Al 14° posto nella classifica relativa al possesso palla (47.6), la Spal è l’ultima squadra della competizione per tocchi effettuati in area di rigore (288). Quarta, invece, per falli subiti (290).Con 230 tentativi la Spal è al 13° posto nella classifica tiri. A dominare la graduatoria interna è Petagna (51) seguito da Kurtic (44 – ora al Parma), Strefezza (26) e Valoti (16). Undicesima in quella relativa ai cross effettuati, 346. Di questi: 162 dalla destra, 177 dalla sinistra e 40 verso l’area di rigore avversaria. È tra le migliori sei per uno contro uno effettuati (602). Anche in questo caso Petagna è quello che ne ha tentati di più (103), stesso numero dell’ ex Kurtic, 70 da Strefezza e Reca e 41 da Valoti. I ferraresi sono la 5^ squadra della Serie A per tiri subiti (314), stessa posizione di classifica nella graduatoria relativa ai duelli difensivi effettuati (1266). Cionek è quello che ne ha compiuti di più (143), seguono Strefezza (118) e Igor (100). Una statistica interessante della Spal è il numero di palloni intercettati, 928. Un numero che la vedono tra le migliori 4 della competizione. Tra le zone nobili anche per quanto riguarda la classifica duelli aerei (731 – 6° posto). A primeggiare c’è Petagna con 97 dispute. Per quanto riguarda la costruzione del gioco la Spal ha effettuato 7481 passaggi (15^ della Serie A). Tra i giocatori con il maggior numero di esecuzioni c’è Missiroli (758), poi Vicari (723), Kurtic (700) e Cionek (640). Inoltre è la squadra che ha effettuato meno passaggi filtranti (90). L’ASSETTO TATTICOLa Spal si presenterà con il consueto e ormai consolidato 3-5-2 ma nel corso della gara Semplici ha la possibilità di trasformare la propria squadra in un quadrato 4-4-2 oppure in un 4-3-3. In fase di costruzione i biancoazzurri cercano di sfruttare soprattutto la zona destra del campo; in questo caso il terzo di difesa si affida al vertice basso oppure all’esterno o cerca la fisicità di Petagna con lanci lunghi. In fase difensiva e di non possesso i due esterni di centrocampo si abbassano e formano un 5-3-2 molto difensivo. L’ex Milan Petagna è sicuramente un giocatore molto importante nell’undici di mister Semplici. L’attaccante, che ha segnato il 50% dei gol complessivi della sua squadra, si impegna non solo a fare un lavoro offensivo ma anche quello di ripiegamento. Una mansione richiesta dal tecnico toscano per sfruttare i suoi centimetri a la sua fisicità laddove venissero a mancare a metà campo. Da non escludere un pressing vibrante sin dai primissimi minuti. Se nella passata stagione le corsie laterali erano il vero punto di forza della Spal grazie ai cross e alla velocità del lungodegente Fares e dell’ormai ex Lazzari, quest’anno le squadre avversarie hanno spesso fatto male lavorando esternamente. (Fonte dati: Wyscout)