Trentalange rilancia: “Interviste agli arbitri dopo le gare, sarà un percorso graduale”

Intervenuto all’inaugurazione del nuovo centro VAR a Lissone, il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Alfredo Trentalange, si è concesso alle interviste della stampa presente. Ecco le sue dichiarazioni: “Negli impegni, nei valori e nei sacrifici che fanno si umanizza la figura dell’arbitro e si invogliano anche i ragazzini a fare questo lavoro. Serve entusiasmo – prosegue -. Uno degli obiettivi è quello di riuscire, in un clima di serenità, a far parlare gli arbitri dopo le partite. Il percorso sarà graduale. Siamo molto bravi ad arbitrare, molto meno a comunicare. Conosciamo i nostri limiti ma anche l’interlocutore deve essere bravo. Non servono altre polemiche, soprattutto per episodi del passato“.

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Non poteva mancare un commento riguardo all’episodio increscioso verificatosi in un campionato di Promozione, in cui un allenatore ha aggredito l’arbitro: “Soddisfatto della sanzione? Della sanzione non penso che si debba parlare, non è importante. Vorrei un salto culturale – sottolinea Trentalange -, il ragazzo ha trasformato il problema in una risorsa, voleva andare ad arbitrare dopo una settimana e questo fa capire la passione che c’è. Vorrei che i ragazzini possano giocare a calcio e allo stesso tempo fare anche gli arbitri. Si porterebbe la cultura arbitrale all’interno degli spogliatoi e questo secondo me è il futuro“, conclude il presidente degli arbitri italiani.

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