La campagna mediatica contro la pirateria è uno dei cavalli di battaglia che da qualche anno la Serie A e l’Agcom stanno combattendo su vari fronti, per cercare di eliminare il fenomeno dell’hacking. Nell’ultimo weekend di Serie A, tuttavia, un grave errore è stato segnalato in centinaia di siti web in realtà regolari, che rispettano la Piracy Shield, la piattaforma antipirateria messa in campo proprio da questi due enti, con l’obiettivo di fermare appunto lo streaming illegale di eventi sportivi.
Piracy Shield: cos’è e come funziona
Piracy Shield è un sistema tecnologico necessario per contrastare la diffusione di contenuti protetti da copyright attraverso piattaforme di streaming e condivisione di file. Ideato per bloccare in tempo reale l’accesso a siti e servizi che offrono illegalmente film, serie TV, eventi sportivi e altri contenuti protetti, Piracy Shield agisce come un filtro a livello di rete, impedendo agli utenti di raggiungere tali risorse non autorizzate.
Attivato su indicazione delle autorità competenti, come l’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) in Italia. Quando viene identificato un sito o un servizio che distribuisce contenuti in violazione del copyright, le autorità possono bloccare l’accesso a tali domini attraverso Piracy Shield. Il sistema opera in tempo reale, garantendo un intervento immediato nel momento in cui viene rilevata una violazione.
Google Drive e YouTube bloccati per errore: cos’è successo
Google Drive, uno dei servizi più utilizzati dagli utenti del web, che nulla a che fare con la piattaforma che dovrebbe essere bloccata, e una delle cache di YouTube, come verificato dal magazine Wired, nell’ultimo fine settimana, sono stati bloccati per errore dalla Piracy Shield. Il problema è adesso stato risolto, ma sul web ci sono stati forti polemiche: tantissimi utenti si sono ritrovati un messaggio che segnalava come “L’accesso al seguente sito che diffondeva illecitamente contenuti protetti dal diritto d’autore è stato disabilitato”.
Certamente, come riporta La Stampa, qualcosa non ha funzionato: in teoria sarebbero i broadcasters che detengono i diritti, a segnalare i siti che trasmettono illegalmente i loro contenuti. Una volta fatto ciò, vengono automaticamente bloccati entro 30 minuti dai provider. in realtà esiste una lista di ricezione di risorse online, che conterrebbe migliaia di elementi, ma a quanto pare in questa White List, non ci sarebbe Google Drive, il cui blocco può fermare la fruizione di alcuni servizi.
Gli utenti hanno segnalato come Piracy Shield, abbia bloccato centinaia di indirizzi Ip professionali. Fra questi, quello di Imperva/Incapsula, servizio di Cdn, usato da moltissime aziende.

Nel mirino finita la sfida fra Juventus e Lazio
Poco prima del match fra la Juventus di Thiago Motta e la Lazio di Marco Baroni, terminata poi col punteggio di 1-0 per i bianconeri, grazie all’autorete nel finale del difensore spagnolo biancoceleste Gila, è partita la segnalazione. Fortunatamente, essendo un sabato sera, il blocco ha provocato meno danni rispetto per esempio ad un giorno feriale, quando centinaia di migliaia di persone usufruiscono di Google Drive.
Il Codacons è già sceso in campo, annunciando la presentazione di un esposto alla procura di Roma, chiedendo il sequestro del sistema Piracy Shield. “Quanto accaduto – riferisce l’associazione dei consumatori – è gravissimo, e rappresenta un precedente pericoloso a danno di una platea enorme di utenti”.
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