
Un discusso rigore di Pjanic al 75′ piega la “Dea” e mette il sigillo sul quarto approdo consecutivo in finale della Juventus. Il Milan ha la meglio della Lazio dopo i calci di rigore e raggiunge i bianconeri in finale
– di Calogero Destro –
Quarta finale consecutiva: missione compiuta per la Juventus di Massimiliano Allegri, dopo l’1-0 dell’Allianz Stadium – firmato da Pjanic su un rigore molto discusso – contro un’Atalanta dura a morire. I bianconeri bissano dunque il risultato dell’andata, quando all’Atleti Azzurri d’Italia Higuain, al 3′, aveva già indirizzato il discorso qualificazione. A Torino, sotto un leggero nevischio, i campioni d’Italia non hanno però avuto vita facile. Dopo un primo tempo giocato a ritmi blandi, e nel quale Mandzukic ha sprecato davanti a un reattivo Berisha l’occasione buona per chiudere la pratica, la truppa di Gasperini ha sfiorato il vantaggio al 64′, quando su una perfetta imbucata ospite il pallonetto del “Papu” Gomez si è spento sul palo. La Juventus ha risposto tre minuti dopo con la folata di Douglas Costa (il migliore dei suoi), la cui conclusione si è infranta sulla traversa. Infine l’episodio che ha deciso sfida e qualificazione: un contatto, dubbio, di Mancini su Matuidi in area bergamasca e punito dal Sig. Fabbri col il calcio di rigore in favore dei padroni di casa, trasformato con freddezza da Pjanic al 75′.Il 9 Maggio, a cercare di spodestare la Juventus ci sarà il Milan, che ha avuto la meglio della Lazio solo dopo i calci di rigore. Nella gara dell’Olimpico parte meglio la Lazio, che chiude i rossoneri nella propria metà campo ma non riesce a concretizzare le tante occasioni prodotte, in particolare con Milinkovic. La squadra di Gattuso si difende con frenesia ma tiene lo 0-0, riuscendo anche a imbastire delle pericolose ripartenze con Bonaventura e Chalanoglu. Nella ripresa il Milan alza leggermente il proprio baricentro, lasciando comunque il pallino del gioco in mano ai padroni di casa. Ma i 90′ regolamentari non bastano a decretare la seconda finalista, e dopo lo 0-0 dell’andata si conclude a reti bianche anche la gara di ritorno: si va ai supplementari. Al 117′, dopo contropiede da manuale, Kalinic avrebbe il pallone della qualificazione, ma da pochi passi spara alto sopra la porta di Strakosha. Il portiere albanese e Donnarumma saranno protagonisti della serie dei rigori, con due parate a testa nei primi cinque. Ad oltranza invece risulteranno decisivi l’errore di Luiz Felipe e il centro di Romagnoli, che manda i rossoneri in finale contro i campioni d’Italia.