Il futuro di Paolo Vanoli al Torino è appeso a un filo, se non già compromesso. A scatenare la crisi è stato un intervento durissimo del presidente Urbano Cairo, che non ha esitato a delegittimare pubblicamente l’allenatore, imputandogli gravi responsabilità per il rendimento insufficiente della squadra granata.

Non solo per i risultati negativi accumulati negli ultimi mesi, ma anche per le dichiarazioni dello stesso tecnico, che ha messo a confronto la rosa a sua disposizione con quelle ben più attrezzate di Italiano al Bologna e Fabregas al Como. Un paragone mal digerito dalla dirigenza, che ha visto in queste parole una sorta di alibi inaccettabile.

Vanoli in uscita dal Torino

La frattura con il club si è ulteriormente aggravata nonostante Vanoli goda ancora del sostegno di gran parte della tifoseria. Un segnale chiaro della spaccatura profonda tra la proprietà e il pubblico granata, che si trascina da anni e che rischia di compromettere il clima attorno alla squadra. Le contestazioni verso la società sono infatti tornate ad acuirsi, alimentate dalla percezione di una gestione poco chiara e sempre più distante dagli interessi dei tifosi.

Sul fronte tecnico, l’ex Venezia si è presentato al centro sportivo Filadelfia per un ultimo saluto allo spogliatoio, incontrando brevemente i giocatori in mattinata, per poi confrontarsi in modo più approfondito con il direttore tecnico Davide Vagnati e il dirigente Emiliano Moretti. Un colloquio che ha sancito, di fatto, la fine del suo breve ciclo alla guida del Torino. Vanoli ha lasciato il centro sportivo nel pomeriggio, poco dopo le ore 15, dopo che i due dirigenti erano già usciti intorno alle 13:40.

Paolo Vanoli
Paolo Vanoli (ph. Image Sport)

I possibili sostituti

Ora si apre il capitolo del nuovo allenatore. Secondo quanto riportato dall’edizione torinese de La Repubblica, in cima alla lista dei candidati ci sono Paolo Zanetti e Marco Baroni. Il primo è reduce da una salvezza storica con l’Hellas Verona, capace di evitare la retrocessione con una squadra data per spacciata.

Il secondo ha guidato la Lazio in una seconda parte di stagione deludente, chiusa fuori dalle coppe europee dopo otto anni consecutivi di qualificazioni.

Il grande sogno del Torino

Non mancano però nomi di grande richiamo: si fa strada la suggestione Maurizio Sarri, già accostato ai granata in passato e attualmente libero dopo la separazione dalla Lazio. E torna d’attualità anche il profilo di Gennaro Gattuso, che porterebbe con sé grinta, esperienza e carisma, ma anche un progetto tecnico da valutare con attenzione.

La situazione è dunque in continua evoluzione, ma il segnale lanciato da Cairo è chiaro: si ripartirà con un nuovo timoniere, capace di dare un’identità precisa e risultati concreti a un Torino che, ancora una volta, chiude la stagione tra le polemiche e i rimpianti.

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