
I francesi superano di misura il Perù e volano già agli ottavi di finale del mondiale russo. Pari per Danimarca e Australia e disfatta totale dell’Argentina contro la Croazia
-di Giuseppe Cambria-
Esiti già scritti e futuri ancora da scrivere. Il gruppo C rispetta fino ad ora le previsioni e lancia una Francia “rinnovata” nel gioco e nell’anima verso la conquista della Russia. Nel gruppo D invece l’Argentina si dissolve di fronte l’ottimo calcio croato fatto di gioco e non di semplici singoli. Anche se i singoli si chiamano Lionel Messi. Ma andiamo per ordine. Sul calendario si inizia con la sfida Danimarca-Australia, prime del gruppo a scendere in campo, nel match delle 14:00. Alla sua seconda uscita la Danimarca conferma una difesa estremamente solida contro la quale potrà avere difficoltà qualsiasi squadra. Ma contro un Australia altamente propositiva serve la fantasia del duo Jorgensen– Eriksen per poter andare a segno.c I due al 7’ si inventano un gol rocambolesco. Dopo la stoppata immediata della ripartenza australiana la palla finisce sui piedi di Jorgensen al limite dell’area che, al volo, con passaggio no look manda al tiro il numero 10 danese: 1-0 Danimarca. La replica dell’Australia arriva 30 minuti dopo, su un rigore segnalato dal VAR, secondo consecutivo per i “canguri”, per fallo di mano di Poulsen (artefice per la seconda volta di un fallo da rigore). Sul dischetto va di nuovo il capitano Jedinak che, dopo aver segnato contro la Francia, mette a segno anche questo: 1-1 pari e tutto da rifare nel secondo tempo. Nella ripresa però solo l’Australia è vivace e continua l’assalto al fortino danese, prima con Mooy , poi con Arzani, con tiri pericolosi, ma la difesa nordica è inespugnabile grazie anche a uno strepitoso Schmeichel. 1-1 finale che lascia tutto ancora in sospeso per la qualificazione. Tabellino: Danimarca- Australia 1-1 (7’ Eriksen, 38’ Jedinak) Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen, Larsen; Delaney, Schone, Eriksen; Sisto, Jorgensen (68’ Cornelius), Poulsen (59’ Braithwaite). C.t. A. Hareide Australia (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Mooy, Jedinak; Kruse (68’ Arzani), Rogic (82’ Irvine), Leckie, Nabbout (75’ Juric). C.t. B. van Marwijk Arbitro: A. Lahoz (Spagna) Ammonizioni: Poulsen, Sisto (D) Si schianta contro la Francia, e contro la traversa nel finale, il sogno mondiale del Perù. I Bleus in questo incontromostrano finalmente tutte le loro capacità tecniche e si rivelano di gran lunga superiore ai sudamericani. Paul Pogba domina a centrocampo: vince tutti i contrasti e serve palloni raffinati. Bellissimo il passaggio a pallonetto per Mbappé che non finalizza di tacco davanti al portiere peruviano, Il gol decisivo dell’1-0 arriva al 34’ proprio con la punta del PSG che è bravo a insaccare la porta di Gallese dopo un rocambolesco pallonetto nato da un tiro di Giroud rimpallato sul difensore avversario. Il Perù crea poche occasioni: un tiro di Guerrero che si infrange su Lloris e infine il tiro devastante di Aquino da fuori area che becca l’incrocio dei pali e chiude definitivamente il sogno mondiale del Perù al ritorno dopo 32 anni di assenza. Vittoria di misura per la Francia che stacca di già il pass per gli ottavi per continuare la corsa da nazionale favorita per la vittoria finale. Tabellino: Francia- Perù 1-0 ( 34’ Mbappé) Francia (4-2-3-1): Lloris ; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Kanté, Pogba (89’ Nzonzi); Mbappé (75’ Dembelé), Griezmann (80′ st Fekir), Matuidi; Giroud. C.t. D.Deschamps Perù (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Rodriguez (46’ Santamaria), Ramos, Trauco; Aquino, Yotun (46’ Farfan); Carillo, Cueva (82’ st Ruidiaz), Flores; Guerrero. C.t. R.Gareca Arbitro: Mohammed Abdulla Hassan (Emirati Arabi Uniti) Ammonizioni: Matuidi, Pogba (F), Guerrero, Aquino (P)Una squadra identificata in un unico giocatore: Leo Messi. Attorno, però, ci sta il vuoto. Nel secondo tempo di Argentina– Croazia vengono a galla tutti i problemi di una nazionale poco sostanziosa. L’inadeguatezza di Caballero che al 53′ con un rinvio goffo regala il gol a Rebic. Una difesa che si ferma al terzo gol della Croazia al 80′ con Rakitic. I ragazzi di Sampaoli, messo al banco degli imputati dai suoi stessi giocatori, non possono avere colpe solo sul gran tiro da fuori di Modric che buca la rete all’80’, ma difatti non riescono a impedire il disastro nazionale causato dall’ossessiva convinzione di affidarsi a un fenomeno solo, non a un gioco. Quando Messi non c’è (abbastanza evanescente ieri sera) i croati ballano. L’eliminazione dal mondiale non è mai stata così vicina, ma in parte, in fondo, è anche merito di una Croazia che si è mostrata estremamente efficace e valida nel suo reparto avanzato. Da rivedere solo qualcosa in difesa. Tabellino: Argentina- Croazia 0-3 (53′ Rebic, 80′ Modric, 91′ Rakitic) Argentina (3-4-1-2) Caballero, Mercado, Otamendi, Tagliafico, Salvio (56’Pavon); Mascherano, Perez (68′ Dybala), Acuna, Messi, Meza, Aguero (54′ Higuain). C.t. J. Sampaoli Croazia (4-2-3-1) Subasic, Vrsaljko, Vida, Lovren, Strinic; Rakitic, Modric; Rebic (57′ Kramaric), Brozovic, Perisic (82′ Kovacic); Mandzukic(93′ Corluka). C.t. Z. Dalic Arbitro: Rashvan Irmatov (Uzbekistan) Ammonizioni: Rebic, Vrsaljko, Brozovic (C), Mercado, Otamendi (A)