
Il commissioner della NFL chiede scusa per aver ignorato i messaggi di protesta contro il razzismo dei giocatori di colore “Noi, la NFL, condanniamo il razzismo e la sistematica oppressione della popolazione nera. Riconosciamo che abbiamo sbagliato a non aver ascoltato i giocatori della NFL prima e incoraggiamo tutti a far sentire la propria voce e manifestare pacificamente. Noi, la NFL, crediamo che le vite nere contano. Protesto personalmente con voi e voglio essere parte del cambiamento di cui la nostra nazione ha bisogno. Senza giocatori di colore, non ci sarebbe la NFL”. E’ il messaggio pronunciato dal commissario Roger Goodell in un video postato su Twitter, poche ore dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rinnovato la sua richiesta di porre fine alla protesta di mettersi in ginocchio durante l’inno americano. Una protesta nata dall’iniziativa di Colin Kaepernick, quaterback di colore, il quale nel 2016 ha iniziato a manifestare così il senso di oppressione e brutalità della polizia nei confronti delle persone di colore.
We, the NFL, condemn racism and the systematic oppression of Black People. We, the NFL, admit we were wrong for not listening to NFL players earlier and encourage all to speak out and peacefully protest. We, the NFL, believe Black Lives Matter. #InspireChange pic.twitter.com/ENWQP8A0sv
— NFL (@NFL) June 5, 2020