
Dopo la sconfitta di Cagliari, il Bologna ospiterà l’Inter di Antonio Conte vice capolista del campionato. L’analisi dei nerazzurri INTER IN STRISCIA POSITIVA AL DALL’ARA Il Bologna e l’Inter si affronteranno per la 168^ volta nella loro storia; i rossoblù hanno vinto 47 volte, 38 i pareggi e 82 le vittorie dell’Inter.Negli ultimi 5 confronti il Bologna ha vinto una sola volta, la scorsa stagione a San Siro grazie alla rete di Santander, poi un pareggio e 3 sconfitte. In casa i rossoblù non battono l’Inter dalla stagione 2001/02, decisive le reti di Pecchia e Zauli. Da allenatore Sinisa Mihajlovic ha affrontato i nerazzurri 14 volte; 4 le vittorie, 3 i pareggi e 7 le sconfitte. Negli ultimi 3 confronti 5 i punti conquistati sull’Inter sui 9 disponibili. I NUMERI DELL’INTER: I NERAZZURRI VOGLIONO DOMINARE NEL GIOCO Con 22 reti subite, l’Inter di Conte ha il 2° attacco del campionato. Terza difesa della competizione con 10 reti incassate. In termini statistici i nerazzurri hanno la media più alta di km percorsi (110.431). Con 68 corner a favore è la squadra che ne ha battuti di più e con 30 segnalazioni è quella che è stata pescata più volte in fuorigioco.Inoltre, l’Inter ha la media di tempo più alta legata al possesso della Serie A (29’26). I nerazzurri cercano di imporre il proprio gioco puntando molto sul fraseggio. Seconda squadra per passaggi (5235), 4^ per quelli filtranti (82), 3^ per quelli lunghi e 2^ per quelli nella trequarti (630). I cross sono un’altra costante. Terza del campionato (193), la 1^ se si considera a quelli provenienti dalla destra (112). Non è un caso che Candreva, esterno di destra, sia il primo giocatore della competizione per cross effettuati (55). Quarta della competizione per tiri tentati (157) ed è quella che finora ha calciato di più da fuori area (82). La fascia di tempo che va dal 15’ al 30’ è quella in cui i nerazzurri sono più prolifici, ben 9 i gol realizzati. Subiscono maggiormente nella fase centrale del primo tempo e nell’ultimo quarto d’ora della partita (3). GLI UOMINI CHIAVE: UN COLLETTIVO DI ALTO LIVELLO Il collettivo nerazzurro è tra i più importanti della Serie A. Il trio difensivo Godin-De Vrij-Skriniar offre garanzie e fisicità. Lo slovacco diventa importante nella fase di impostazione del gioco nel momento in cui Brozovic viene contenuto ad uomo dagli avversari.Il centrocampista croato è probabilmente il giocatore più importante nell’economia del gioco nerazzurro anche se spesso, nell’arco dei 90’, paga di discontinuità. Primo giocatore della Serie A con la media più alta di km percorsi (12.645) e assieme a Skriniar sono i giocatori che hanno effettuato più passaggi di tutto il campionato. Se Lukaku sta avendo un impatto importante in termini realizzativi, 7 gol in 10 giornate, anche l’argentino Martinez sta stupendo a suon di gol e non solo. Primo giocatore dell’Inter per uno contro uno tentati (40) e quello pescato più volte in fuorigioco. Il classe ’97 è anche quello che ha toccato più palloni in area di tutta la Serie A (52). L’ASSETTO TATTICO: IL 3-5-2, MARCHIO DI FABBRICA DI ANTONIO CONTE La fase di costruzione del gioco dell’Inter si caratterizza di due varianti. Nel primo caso, il giocatore deputato a costruire la manovra è Brozovic. Il croato cerca l’ampiezza, sfruttando soprattutto la larghezza degli esterni e le immediate verticalizzazioni sui due attaccanti. Nel secondo caso, quando l’ex Dinamo Zagabria è marcato da un uomo fisso, è Skriniar ad architettare l’impostazione. Lo slovacco cerca soprattutto i cambi di gioco e le imbucate verticali. Il lato forte dell’Inter è il destro, quello occupato da Candreva. L’ex Lazio non è solo un assist-man ma anche un attaccante aggiunto. Spesso Gagliardini o Sensi si allargano a ricoprire la posizione di Candreva, lascandogli cosi più spazio in avanti.Il lavoro che svolgono gli interni di centrocampo offrono molte varianti e soluzioni in entrambe le fasi di gioco. In quella difensiva, a turno e quando non è Brozovic a compiere questo lavoro, si posizionano dietro le due punte mentre in fase offensiva sono bravi ad inserirsi senza palla. Quando gli avversari attaccano ai lati, la difesa nerazzurra spesso non si trasforma a 5 ma a 4 dato che ad abbassarsi è solo l’esterno di centrocampo della zona opposta in cui si sta sviluppando il gioco.

