L’ex difensore dell’Inter è stato protagonista di una diretta Instagram con Sebastian Frey. Materazzi ha parlato della sua esperienza in nerazzurro e non solo.
Marco Materazzi sull'
Inter e sul
Triplete: “
Io dovevo arrivare l’anno prima al posto di Cirillo a Milano. Mi è andata bene, altrimenti a me e a Frey ci cacciavano (ride, ndr). Io stavo antipatico a tutti gli avversari, ma è normale. Ci sono poche squadre che odio al mondo, quelle che fanno le prepotenti: e invece amo solo l’Inter”. Sul 2010:
“Eravamo fortissimi il primo anno di Mourinho, poi sono stati messi Lucio, Eto’o, Milito e Thiago Motta: eravamo 25, poteva giocare chiunque. Le ultime tre partite sono state decisive: Roma, con tutti contro, Siena e poi Madrid”.
L'ex campione del mondo ha parlato anche del rapporto che ha avuto con due
personaggi importanti durante la sua esperienza in maglia nerazzurra.
"Eto'o? E’ fantastico, è un fratello e lo ringrazierò a vita: mi aveva promesso la Champions e l’ha mantenuta. Io lo amo. Io gli dissi di venire perché ce l’avrebbe fatta vincere: non credeva fossi io, chiese la conferma ad Albertini”. Su
Josè Mourinho si è espresso cosi:
“Alta e altra qualità. Era uno scudo, un amico, un padre e un fratello: si incazzava, faceva cazziatoni incredibili. Sapeva toccare le corde giuste, poi i risultati si sono visti. Io con lui ho smesso di giocare a calcio: il rapporto che avevo con lui era di fiducia e stima, sapevo che avrei potuto giocare anche solo una partita, ma avevo la sua stima. La coerenza è la cosa più importante, lui era coerente: dicono che io ce l’avessi con chi è venuto dopo (Benitez, ndr), ma non avevo rapporto perché non era coerente. E’ difficile venire dopo Mourinho, ma se riesci a copiarlo un po’ come ha fatto Leonardo magari riesci a vincere lo scudetto. Abbiamo recuperato 19 punti al Milan e se non perdiamo il derby ad aprile li superiamo: poi era finita. Leo non ha fatto altro che un copia-incolla di quello che si faceva prima di quei sei mesi: quella è intelligenza”
Sulla
partita da rigiocare e sulla
Juventus: “
Rigiocherei il 5 maggio. Gresko? Stavamo uscendo dallo stadio e lui dice ‘perché sono arrabbiati?’ Di Biagio lo guarda malissimo, e Gresko disse che era già la terza-quarta volta. Un anno perse scudetto, finale di Champions League e supercoppa tedesca. Quanto odio la Juve sportivamente? Tantissimo, solo sportivamente”
Su
Ibrahimovic: "
E’ fortissimo, ma non è al livello di Messi e Cristiano Ronaldo”. Poi ha rilasciato parole al miele per
Balotelli:
“E’ un bravissimo ragazzo, ma ogni tanto dovevo dargliele.. Una volta si presentò con i calzini del Milan: lo dovevo picchiare, ma gli voglio bene, è un bambinone. Durante il primo allenamento con noi ha provato a farmi tunnel, ma non è riuscito a passare. Io e Cordoba gli abbiamo dato il ben servito…”.
Sull’iniziativa fatta con gli ex compagni della nazionale per fronteggiare il
covid-19:
“Con la Nazionale abbiamo fatto una raccolta con la Croce Rossa, si stanno adoperando molto Del Piero e Cannavaro: abbiamo raccolto 400mila euro circa, abbiamo regalato 4-5 ambulanze alla Croce Rossa. Ci siamo riuniti via messaggio e tutti hanno dato l’adesione: è il minimo che si potesse fare”.