Il Napoli vince il quarto scudetto: le pagelle dei campioni d’Italia

È fatta, il Napoli è campione d’Italia. Nell’anno in cui si lotta punto a punto ad uscirne vincitrice è la squadra di Conte, con passione e sudore, fatica e fame, conquista ciò che si è meritata sul campo.

Non è stata di certo la squadra più bella da vedere, più forte, ma la più concreta, che ha aggredito quando necessario.

Queste sono le pagelle per la squadra vincitrice dello scudetto, il Napoli di Antonio Conte.

Pagelle del Napoli scudettato: la difesa

Meret: 8,5. Stagione impeccabile del portiere azzurro, quest’anno ha dimostrato ancora una volta di meritare il posto, senza commettere gravi errori e mettendoci spesso una pezza.

Di Lorenzo: 8. Non è stato quel terzino a tutto campo che abbiamo visto due anni fa con Spalletti, ha dovuto riadattarsi prima da braccetto, poi in uno stile di gioco in cui è rimasto spesso a coprire. Insomma, meno propositivo, ma  il suo lavoro lo ha sempre fatto benissimo.

Rrahmani: 9. Non è più una sorpresa, è la certezza di ogni Napoli in cui ha giocato. Calciatore maturo e intelligente, non forza nulla che sia contro le proprie caratteristiche, conosce al meglio i suoi punti deboli e forti. Magistrale.

Buongiorno: 9. Non ha avuto bisogno di adattarsi, si è preso la difesa e ha chiuso le serrande insieme al suo compagno di reparto. Difensore straordinario per letture, capacità di anticipo, colpo di testa. Peccato per gli infortuni, resta comunque una stagione ai limiti della perfezione. Sontuoso.

Olivera: 7,5. È cresciuto sotto la guida di Conte, soprattutto dal punto di vista difensivo in cui peccava leggermente. Ottima stagione, anche adattato centrale.

Spinazzola: 7. È tornato ad alto livelli, sempre presente quando serve, propositivo e affamato. Spina nel fianco.

Stefan Posch e Alessandro Buongiorno
Stefan Posch e Alessandro Buongiorno (ph. Image Sport)
 

Le pagelle del centrocampo azzurro:

Anguissa: 8,5. Anche per lui stagione clamorosa, dominante in ogni situazione, soprattutto quando ne ha voglia. Quest’anno ha messo a referto anche 6 gol, ogni tanto ha spento la spina. Colosso.

Lobotka: 9. Incredibile come sempre, non sbaglia un pallone, fa girare la palla in maniera egregia. È stato meno centrale nel gioco di Conte, ma ogni palla passa da lui e come la custodisce Lobotka nessuno. Maestro.

McTominay: 10. MVP, si è preso la Serie A e ha dimostrato a tutti cosa significa essere IL centrocampista. Classe, perseveranza, intuito, potenza, ha tutto e ha fatto la differenza in ogni partita. L’uomo in più, quello decisivo. McFratm.

Gilmour: 7. Fondamentale per sostituire gli infortunati, giocatore dalle grandi capacità che meriterebbe più spazio, ma con quei tre davanti non è facile.

Scott McTominay
Scott McTominay (ph. Image Sport)
 

Le pagelle dell’attacco del Napoli

Politano: 9. Ok non è la stagione da 10 gol, ma chi guarda le partite sa che ha bruciato la fascia destra, ogni centimetro. L’ha corsa tutta per dare una mano in ogni fase, Conte lo ha sempre ritenuto fondamentale. Imperioso.

Lukaku: 8,5. Big Rom torna a dominare, sfrutta il fisico perché la corsa non è più al massimo, ma c’è e si sente, di gol pesanti ne ha segnati, anche nei big match. Mattatore.

Neres: 7. Benissimo la prima parte di stagione in cui subentrava a Kvaratskhelia, la seconda parte si è un po’ perso, anche per via degli infortuni. Le sue giocate ci hanno fatto divertire e sono state decisive. Ballerino.

Raspadori: 7,5. Non è il modulo adatto a lui, e indovinate cos’è successo quando è stato messo nel suo ruolo? Ha dato una svolta con il cambio modulo, calciatore intelligente e che vede bene la porta. Temerario.

Romelu Lukaku
Lukaku Napoli
 

Il voto per Conte

Antonio Conte: 9,5. CAPOLAVORO. Solo lui poteva riuscire in questa impresa, vincere con una squadra di 14 effettivi, perché la panchina è corta, alcuni titolari li ha fatti tornare grandi, altri li ha resi tali. Fondamentale la sua mentalità vincente, di chi sprona i calciatori a buttare il sangue sul campo, e alla fine ha avuto ragione, come sempre. È il migliore in questo. Mezzo voto in meno solo per alcune dichiarazioni fuori luogo e per non aver chiuso il campionato due partite prima, ma resta una masterclass. EROICO.

Antonio Conte
Antonio Conte (ph. Depositphotos)

Menzioni d’onore

Juan Jesus: 6,5. Utile a sopperire alla mancanza di Buongiorno, non è ai suoi livelli, ma regge bene la difesa. Qualche errore l’ha commesso.

Mazzocchi ,Billing, Simeone, Ngonge: 6, hanno dato una mano quando necessario, il centrocampista ha segnato un gol importantissimo contro l’Inter.

Okafor e Marin: S.V.

Kvaratskhelia: 8. Ha salutato a Gennaio, ma fino al suo addio è stato un caposaldo della squadra. Peccato che abbia deciso di prendere un’altra strada, in questo scudetto c’è anche il suo lavoro.

LEGGI ANCHE: Juve, Conte per la panchina: Napoli, De Laurentiis ha incontrato il sostituto

 

 

 

Gestione cookie