
Dopo l’arrivo di Dzemaili (quasi ufficiale) e il recupero di Di Francesco dall’infortunio, Donadoni può contare su tante alternative sia in mezzo al campo che in attacco
– di Calogero Destro –
Blerim Dzemaili si allena da una settimana a Casteldebole in attesa dell’ufficialità, Federico Di Francesco è ormai tornato a pieno regime dopo l’infortunio e Nehuen Paz potrebbe arrivare qualora la dirigenza riuscisse a piazzare Sebastien De Maio. Significa nuove alternative (di qualità) per Roberto Donadoni, che può guardare al girone di ritorno – apertosi non proprio nel migliore dei modi in quel di Torino – con una buona dose di ottimismo, almeno sulla carta. Abbondanza di scelte in mezzo e in avanti- Il sorriso, non sempre a 32 denti, del tecnico bergamasco, avrà forse espresso il suo massimo fulgore alla notizia della permanenza di Simone Verdi in rossoblù. Il fantasista di Broni sembrava lontano ormai da qualche settimana, mentre adesso c’è la certezza che sarà il giocatore dal quale ripartire dopo la batosta contro il Torino. Accanto a lui Donadoni dovrà decidere chi schierare, e non sarà affatto semplice. Dato che, dopo la lesione al mediale collaterale sinistro che lo ha tenuto fuori un mese e mezzo, potrà contare sul recuperato Federico Di Francesco. Senza dimenticare il ritrovato Mattia Destro, che proprio durante l’assenza forzata del figlio d’arte ha ritrovato la condizione, fisica e mentale, migliore. Oltre all’imprescindibile Rodrigo Palacio, di cui Donadoni non si priverebbe mai. Infine c’è da considerare anche il potenziale contributo di Okwonkwo (pur sempre autore di 3 gol in appena 202′ giocati) e Falletti, con un Petkovic in meno ma un Avenatti in più, seppur ancora da valutare. Ci sarà da vedere quale modulo vorrà utilizzare l’allenatore felsineo, visto che, col graditissimo ritorno in mediana diDzemaili, uno tra Poli e Donsah (più difficile si tratti di Pulgar) potrebbe stare fuori nel caso di un centrocampo a 3, mentre se la scelta di Donadoni dovesse ricadere su un 4-2-3-1, sarebbero due di questi quattro nomi a doversi accomodare in panchina. Certo, le cose si semplificherebbero, e di molto, qualora dovesse uscire Donsah, sempre nel mirino del Torino. Ma il ghanese (18 presenze, condite da 2 gol e altrettanti assist) è stato finora un tassello importante della squadra, e privarsene a Gennaio non sarebbe, probabilmente, la più azzeccata delle mosse, soprattutto considerando che Dzemaili avrà bisogno di un po’ di tempo per recuperare la forma migliore. Un abbondanza di scelte di cui Donadoni potrebbe giovarsi anche in difesa col possibile acquisto di Neuhen Paz, per il cui arrivo sotto le Due Torri c’è però da attendere l’uscita di De Maio (Spal e Genoa rimangono alla finestra).