Spalletti via dopo Italia-Svizzera? Quattro strade per la successione

Spalletti è fuori da Euro 2024 dopo un match, Italia-Svizzera, che ha lasciato tutti sconcertati. Impalpabile la prova degli azzurri, surclassati sul piano del gioco e del carattere dalla nazionale elvetica, apparsa nettamente più organizzata. 

Un’eliminazione shock quella di Chiesa e compagni. Nessuno, Donnarumma a parte, ha davvero brillato nelle quattro partite giocate dall’Italia in Germania. 

Le critiche a Spalletti: il mister ora cosa fa?

E’ già scattato, fin dal triplice fischio dell’arbitro Marciniak, l’inevitabile processo all’attuale commissario tecnico della Nazionale italiana. La sua squadra non è mai decollata.

Benino con l’Albania, poi sempre peggio. Con la Spagna – un po’ come ieri – la formazione azzurra non ha mai trovato il pallino del gioco; contro la Croazia, invece, è stata salvata soltanto da una squillo nel finale del laziale Zaccagni.

A proposito, ieri l’ala ex Verona è partita dalla panchina, mentre dall’inizio Spalletti ha concesso una maglia da titolare all’avulso El Shaarawy. Una delle tante mosse contestate del tecnico e che non hanno decisamente pagato.

Ci si interroga sul destino del mister che, ieri, ha fatto mea culpa pur non pronunciando la parola ‘dimissioni’. Ma chi potrebbero essere i possibili successori del tecnico campione d’Italia con il Napoli? Scopriamolo insieme.

Luciano Spalletti
Spalletti Italia
 

E se Spalletti non fosse confermato? Le idee

In tanti si chiedono, fin da ieri, chi potrebbe prendere le redini della Nazionale se si optasse per il ribaltone. Vero, il gruppo è stato ereditato dall’ex tecnico della Roma in corsa, ma la gestione è stata fin troppo incerta fin qui, culminando nella debacle di Italia-Svizzera.

C’è libero Massimiliano Allegri. Il tecnico, che si è separato non poco burrascosamente dalla Juventus, rappresenta la carta di grido, alla luce del suo curriculum. 

Due volte finalista di Champions, tanti scudetti in bianconero (oltre che al Milan), il mister toscano rappresenterebbe una carta all’insegna del pragmatismo. 

Sarebbe, insomma, un usato sicuro nel momento di forte crisi. Un normalizzatore. Ma non è la sola opzione possibile ed eventualmente pescabile dal mazzo.

Massimiliano Allegri
Allegri Juventus
 

Allegri e non solo: le possibili opzioni per il dopo-Spalletti

Potrebbe servire un nome in grado di unire in un momento fra i più complicati della storia calcistica di questa nazione. La ricostruzione, decisamente probante, è tema di dibattito.

Un allenatore, che ha appena lasciato il Cagliari e che ha sempre animato un certo coinvolgimento trasversale è Claudio Ranieri. Storico protagonista della vittoria della Premier League ai tempi del Leicester, il tecnico romano ha allenato in tantissime piazze trovando sempre consensi.

Una pista sicuramente suggestiva e tutta da verificare. L’Italia per Ranieri sarebbe comunque motivo di onore, a coronamento di una carriera infinita.

C’è, poi, l’eterno dibattito sul Campione del Mondo del 2006 a cui affidare la panchina. Un tema ricorrente ma mai decollato fin qui. Fabio Cannavaro, che a Berlino alzò la Coppa più bella, non è stato confermato dall’Udinese. Mentre si sono già accasati altrove i vari Gattuso e Grosso.

Infine, la quarta soluzione, quella del doppio ruolo. Una pista dibattuta più all’estero che fra i confini nazionali. Qui non mancherebbero le proposte: dal pluricampione Carlo Ancelotti all’apprezzato Gasperini, già però impegnati altrove. 

Strade che meriterebbero approfondimenti ulteriori e per nulla in discesa. Certo è che le riflessioni dovranno partire in fretta: ripartire con al stessa guida o cambiare. La svolta va trovata.

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