Gianpaolo Calvarese della sezione A.I.A. di Teramo, che ha lasciato la casacca arbitrale poche settimane fa con un anno di anticipo per dedicarsi meglio alle sue aziende, ha rilasciato un'interessante intervista al quotidiano Nazionale "Il Corriere della Sera", dove tra gli argomenti toccati, c'è stato quello della famosa partita della penultima giornata di campionato Juventus-Inter, vinta dai bianconeri per 3-2 che ha generato polemiche a non finire, con l'arbitro abruzzese che scontentò tutte e due le squadre, insieme al Var, ovvero Massimiliano Irrati di Pistoia. Di seguito ecco le parole dell'ex fischietto arbitrale abruzzese su quella gara.
"Le polemiche fanno parte del gioco, il clamore mediatico di certe gare amplifica le decisioni. La gestione di quella gara poteva essere fatta meglio e me ne rammarico, ma non mi fate entrare negli episodi specifici, generebbero ulteriori discussioni che potrebbero essere strumentalizzate, da una o dall’altra squadra o da terzi. La mia decisione di dire basta non c’entra con quel match, è determinata da altri elementi, come ho detto. C’era la possibilità di proseguire come arbitro e non solo come Var, ma ho scelto di lasciare per la mia azienda. I club non mettono pressione, ma una decisione può spostare equilibri economici importanti: l’unica arma è prendere buone decisioni e per prenderle bisogna essere preparati. Gli arbitri devono essere consapevoli che un fischio pesa".
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