L’ex capitano del Milan Franco Baresi si è lasciato andare a ricordi del passato. Intervistato dal Corriere della Sera, ha raccontato la sua infanzia e il suo rapporto con il calcio, sbocciato a 10 anni.
Ecco le sue parole:
“Sono solo uno che è nato nel 1960 a Travagliato, nella campagna del Bresciano, e che ha avuto la fortuna di sentirsi libero di sognare. Sono stato fortunato ad ascoltare i miei sogni. E a trovare sulla mia strada persone che mi insegnassero ad ascoltarli. Sono cresciuto in campagna, in una famiglia umile: facevo il bagno nella tinozza messa nella stalla perché lì, d’inverno, faceva più caldo. Da bambino, io e mio fratello Beppe sognavamo giocando nell’aia accanto alle galline. Se immaginavamo di vivere un giorno carriere simili? Ma va. Non guardavamo nemmeno la tv, figuriamoci andare allo stadio. Io non sapevo nemmeno chi fossero Pelé o Cruijff. Poi però, a 10 anni, mi capitò di vedere la semifinale contro la Germania ai Mondiali del Messico. Una folgorazione. Cominciai allora a sognare”.
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