Tra quelli che stanno aspettando con ansia il Derby di oggi tra Milan e Inter, c’è sicuramente anche Seedorf, che ad oggi è in attesa di una panchina.
Ed è proprio su questo che vuole porre l’accento il doppio ex centrocampista, deluso dall’assenza di pari opportunità per gli allenatori nel mondo del calcio, quanto meno in Italia e in Olanda, quelle che lui considera le sue terre.
Queste le sue parole per la Gazzetta dello Sport: “Il mio rimpianto è quello di aver preso sempre squadre in corsa, a cominciare proprio dal Milan. Per contratto avrei dovuto partire a giugno, ho accettato di arrivare prima e non ho potuto continuare. Poi ho lavorato per dimostrare il mio valore altrove, prendendomi dei rischi. Le chiamate sono state poche e noi sappiamo perché. Io ho giocato 12 anni in Italia. Dopo il Milan, nessuna chiamata. E nemmeno in Olanda, il mio paese. Viera è dovuto andare a New York, Henry in Canada. Per gli allenatori non ci sono pari opportunità: se guardiamo i numeri, non ci sono persone di colore nelle posizione di maggior potere nel calcio”
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