Wilfried Gnonto si racconta a SportWeek. Di seguito le sue parole raccolte da TMW: “Si pensa al calciatore come a uno sbruffone che sbaglia i congiuntivi. Io mi impegno a comunicare in maniera corretta. Le interviste post gara? Sono una tassa da pagare, ma dovremmo essere onesti ed evitare risposte preconfezionate”.
Nazionale e maturità, come si sopravvive a un’estate così?
“Grazie alla famiglia, ma anche restando il ragazzo timido che sono. Il primo anno al classico prendevo 7-8 nelle versioni di latino, poi sono sceso al 6: più andavo avanti col calcio più era dura, finché ho dovuto lasciare (Gnonto si diplomerà dal liceo scientifico-sportivo, ndr) e mi è dispiaciuto”.
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