Ecco la domanda che pone Paolo Ziliani sul suo profilo X a proposito del calcioscommesse in casa Juventus:
“Domanda: secondo voi la Juventus, un club che sottopone i suoi tesserati a un controllo dei comportamenti spietato fin dai tempi in cui Boniperti faceva tagliare i capelli ai giocatori all’epoca dei beat, per non parlare di Moggi e poi di Agnelli, Marotta e Paratici, non sapeva del debole di Fagioli per il gioco e della sua ludopatia che era il segreto di Pulcinella a Torino come a Cremona e a Piacenza? Non è nemmeno dignitoso sostenerlo: vorrebbe dire fregarsene completamente del bene di un ragazzo che prima di essere giocatore è un uomo in divenire che sviluppa fragilità che possono col tempo diventare distruttive. Ma qui siamo nel campo dell’etica: un campo minato per la squadra per cui l’unica cosa che conta è vincere. Quindi, bene così: se l’unica preoccupazione in casa Juve è non ricevere squalifiche suppletive, la strada è questa. Qual è, in francese, il contrario di chapeau?”
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