Finale di Europa League indigesta per i nerazzurri, il giudizio di Sconcerti. Nel classico editoriale tra le pagine de Il Corriere della Sera il giornalista sportivo ha commentato così la sconfitta della squadra di Conte nell'atto conclusivo della competizione contro il Siviglia: "L’Inter perde male la sua finale, quasi non la gioca. A dimostrazione che manca a tutti un gradino per essere da parte finale di Champions. Si è ridimensionato tutto non tanto nel momento di perdere, ma in quello in cui serviva avere un gioco per recuperare. L’Inter di ieri non ha saputo né difendere il suo rigore iniziale, né recuperare i colpi degli avversari. È rimasta spenta, certamente stanca. Quando l’Inter ha poca energia non serve a niente basandosi l’intera squadra sulla forza. È stata un’Inter bassa, inattesa, di cui restano tutte le cose buone dette ieri e lungo tutto un anno. Per essere da grande Europa deve avere 3-4 giocatori di qualità in più, osservazioni di gioco diverse che le sono mancate per tutto l’anno.".
Sconcerti conclude: "Non dispiace per la coppa persa, dispiace per non averla alla fine giocata. L’Inter ha scavalcato comunque la Juve ed è adesso la squadra più forte d’Italia. Serve una crescita mentale che passa dalla serietà comune e dalla vecchia maestria del suo allenatore. Ammesso che rimanga".
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