Dalle pagine di Libero, Luciano Moggi torna così sulla sassaiola di Marsiglia, con Fabio Grosso, oggi allenatore del Lione, costretto a 13 punti di sutura:
“In quel momento mi è tornata alla mente la strage dell’Heysel, ma anche Calciopoli con i suoi attori. Auricchio, Baldini e Narducci mandarono in onda uno spettacolo pieno soltanto di loro verità scambiando battute per sequestri di persona e arrivando persino a dire che, piaccia o non piaccia, non c’erano altre telefonate di dirigenti ai designatori quando ce ne erano in abbondanza e costituivano illecito sportivo”.






