Luciano Moggi si confessa. L’ex direttore generale della Juventus, intervenuto a One More Podcast, è tornato sui temi di Calciopoli ripercorrendo quei giorni duri e quei momenti bui quando scoppiò lo scandalo e insieme alla sua famiglia si trovò improvvisamente nella bufera. Di seguito le sue dichiarazioni:“Ho sentito qualcosa dentro. L’attività mia era fondata sul far giocare bene le squadre, non c’era bisogno di comprare arbitri. A Berlino nel 2006, nel Mondiale, c’erano 6 giocatori. Nell’altra squadra che competeva con noi c’era Thuram, Deschamps, Zidane. Sembrava Juve A Juve B a Villar Perosa”.
Moggi rivela inoltre di aver passato dei momenti molto brutti in cui ha pensato anche di suicidarsi: “Suicidio? Ho pensato di tutto. Ho passato i primi tempi molto brutti ma la fede mi ha aiutato”.
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