Juventus, che Gatti! Partita perfetta del difensore bianconero. Trovato l’erede di Chiellini?

Terza partita da capitano al centro della difesa della Juventus di Thiago Motta, terzo incontro senza subire gol, terza partita da incorniciare per Federico Gatti. 

I tifosi bianconeri si chiedono se questa difesa possa far rivivere i tempi gloriosi della BBC e se Gatti possa prendere, oltre la fascia da capitano, anche l’eredità di Chiellini.

Tra i migliori dei suoi, decisamente il più costante nelle prestazioni complessive in questo avvio di stagione. Già lo scorso anno aveva dimostrato la sua bravura trovando spesso spazio tra i titolari e conquistando, tra lo scetticismo di molti, un posto anche per la spedizione europea dell’Italia. 

Si pensava che con il nuovo allenatore potesse avere qualche difficoltà in più, visto la predilezione che Motta dimostra nei confronti di giocatori che sanno impostare dal basso e proporsi anche in fase di costruzione e offensiva. Ma negli anni di serie A, Gatti è cresciuto anche in questi fondamentali. Nella partita di ieri contro la Roma, si è sentito spesso Motta richiedere a Gatti proprio più intraprendenza nel proporsi e nel condurre la palla. Questo non gli ha impedito, condividendo il lavoro con Bremer, di sovrastare e annullare la pericolosità di Dovbyk, possente centravanti giallorosso.

Meglio di Chiellini?

Paragone difficile, due epoche e due Juventus diverse. Ma anche due giocatori diversi. Arrivato tardi alla serie A ha avuto un percorso molto differente rispetto a Chiellini, già giocatore di serie A fin da giovane. Simile a Chiellini per forza fisica e per la capacità di imporsi di testa anche in area avversaria, Chiellini era più esplosivo e più tempestivo nei recuperi. Non sfruttava solo la forza ma anche la velocità di base. Se parliamo della capacità di avere la meglio sul diretto avversario, la forza di Gatti sembra essere paragonabile agli anni di maturità di Chiellini. Ma oggi questo non basta più. Un difensore che pensa solo alla fase di copertura è un’arma spuntata nel gioco moderno.

Oggi, per comprendere il valore del difensore centrale bianconero, sembra più consono un paragone con l’omologo di ruolo dell’Inter campione d’Italia, Pavard. Due giocatori moderni a cui viene chiesto di condurre anche il gioco, costruire dal basso. Fasi che non erano certo congeniali a un giocatore meno tecnico come Chiellini.

Pavard e Gatti hanno statistiche, relative allo scorso campionato, molto simili in termini di duelli aerei vinti, duelli difensivi vinti, lanci lunghi riusciti, recuperi metà campo difensiva e intercetti. Più efficace in area avversaria Gatti che realizza con più frequenza rispetto all’interista. Migliore il bianconero anche nella fase di recupero palla, mentre prevale l’interista negli assist e nei passaggi riusciti. 

Conclusione

Lasciamo Chiellini al suo tempo e diciamo che se Gatti avesse giocato alla sua epoca probabilmente avrebbe fatto la sua riserva, così come oggi probabilmente anche il miglior Chiellini avrebbe difficoltà a compensare le sue carenze per avere il ruolo di titolare nella Juventus di Thiago Motta.

Consoliamoci con il fatto che la Nazionale Italiana può contare, come da tradizione, di un forte difensore centrale capace di completare la forza fisica con la capacità di giocare il pallone. Un forte giocatore in più per il nostro CT.