Danilo Di Luca si racconta al Corriere della Sera. L'ex ciclista professionista abruzzese è ormai noto da qualche anno per le sue ammissioni sul doping nel ciclismo. D'altronde lui è l'unico ad essere stato squalificato a vita insieme a Lance Armstrong. Intervistato dal quotidiano nazionale, Danilo Di Luca è ritornato a parlare dell'argomento scottante: "All’epoca tutti facevano quello che bisognava fare per vincere. Nel mio ciclismo era impossibile riuscirci senza doping: se volevi risultati, dovevi adeguarti o mollare tutto. Non posso dire che l’Epo facesse bene, ma c’era modo e modo di assumerla: se ti facevi il giusto, non rischiavi. Chi esagerava o faceva le trasfusioni da solo si giocava la vita: di esempi ce ne sono fin troppi. Vincevo perché ero il più forte. Se nessuno di noi si fosse dopato, avrei vinto lo stesso come avrebbe vinto Pantani, un fenomeno molto più forte di me: bastava vederlo pedalare per capire".
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