L’attenzione della società bianconera sul mercato è rivolta prettamente al reparto offensivo, i nomi caldi sono ben noti da settimane: Nico Gonzalez, Sancho, e per l’appunto Conceição. Sul talentino classe 2002 dei Dragoes, ci fornisce degli importanti aggiornamenti Gianluca Di Marzio nella giornata di ieri. E’ bene sottolineare che il giovane prodigio potrebbe lasciare Porto, tant’è vero che come riporta il giornale lusitano Record, non è stato convocato per la partita tra Porto e Rio Ave. Il noto giornalista italiano invece riporta che la Juve è molto interessata al classe 2002 e avrebbe offerto un prestito oneroso a 7-8 milioni con diritto di riscatto, dal canto loro i lusitani vorrebbero un prestito con obbligo. Per convincere i Dragoes si legge che la Juve vuole aumentare il prezzo dello stesso prestito. Concentriamoci però sulle ragioni tecniche: perché i bianconeri vogliono Conceição? Andiamo a vedere profilo e caratteristiche, fornendo un dettagliato identikit.
Il classe 2002 portoghese, soprannominato Chico, è il figlio di Sergio Conceição, storica guida tecnica dei Dragoes, ed è prettamente un esterno destro offensivo. Tant’è vero che è stato utilizzato nella scorsa stagione principalmente in quella zona: o nel 4-4-2 o in un 4-2-3-1, lo stesso modulo che utilizzerà Thiago Motta. Ama giocare con i piedi sulla linea laterale per poter rientrare sul proprio piede forte, il mancino, un po’ come faceva Orsolini nel Bologna del neo tecnico bianconero. Nonostante la giovane età risulta essere un calciatore completo tant’è vero che nella passata stagione in Liga Portoghese è stato primo per dribbling, corse progressive e percentuale di duelli offensivi vinti, secondo per percentuale di dribbling riusciti e terzo per passaggi e tiri verso l’area di rigore. Il che significa che l’implemento di qualità offensiva e di occasioni create sarebbe uno dei primi aspetti che porterebbe con se la gemma portoghese. L’Europeo disputato dal classe 2002 è stato certamente importante per il suo percorso di crescita, e non solo per la prima rete segnata con la maglia del Portogallo, per giunta decisiva. Infatti non essendo tra i titolari ha comunque effettuato 6 tiri, 14 dribbling, oltre a 6 azioni solitarie in zone chiave e 6 azioni dentro l’area. Numeri che testimoniano una centralità offensiva rilevante, seppur in pochi minuti.
La collocazione nello scacchiere di Thiago Motta sarebbe di facile lettura, vista l’affinità all’idea di calcio e allo spartito tattico. Largo a destra per potersi accentrare e lasciare spazio alla sovrapposizione del terzino (Danilo o Kalulu), ma anche per imbeccare Vlahovic dentro l’area. Uno degli aspetti su cui deve migliorare è sicuramente l’incisività in zona gol: sono infatti 7 le reti in 66 presenze totali in Liga Portugal e 2 in 15 presenze di Champions League. Ma il Chico ha voglia di crescere e puo’ diventare hombre a Torino, il contesto tecnico-tattico è quello congeniale al classe 2002, e il feeling di Thiago Motta con i giovani di talento è noto a tutti…
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