Juventus, parola agli analisti sul bilancio: non basta l’aumento di capitale

Dopo la rivoluzione avvenuta nella dirigenza della Juventus a seguito dell’inchiesta sui bilanci falsati con le dimissioni di Agnelli e dell’intero CdA, é iniziato un nuovo corso con una nuova presidenza e con i risultati sul campo che vedono attualmente la Juventus di Allegri al secondo posto ad inseguire l’Inter con due lunghezze di distanza. Questa sera alle 20:45 tenterà il sorpasso nell’anticipo della 14° giornata di Serie A, che andrà in scena all’U-Power Stadium contro il Monza.

Juventus, buone notizie dalla proprietà Exor

Nella giornata di ieri prima dell’Investitor Day, erano arrivate le parole del CEO di Exor John Elkann che ha escluso la cessione della Juventus ad altri acquirenti. A seguito dell’evento gli analisti di Equita hanno confermato i dati positivi in crescita della holding di proprietà della famiglia Agnelli-Elkann, confermando la volontà della stessa di continuare ad effettuare investimenti che porteranno gli introiti a 0,6 miliardi:

“Confermata la strategia e i principali obiettivi di Key Performance Indicators. Aggiornato il firepower residuo a circa 2,2 miliardi di cui solo 0,5 miliardi sono destinabili a nuove iniziative (il resto è già allocato). per effetto delle operazioni completate negli ultimi 12 mesi (tra cui Philips e maxi buy-back) si è ridotto da 6,5 miliardi di un anno fa a 2,2 miliardi. 

Di questi 1.7bn risulta già allocato (Institut Merieux 0,55 miliardi, fondi del Lingotto 0,35 miliardi, Ventures 0,42 miliardi e buy-back 0,25 miliardi ) e il residuo per nuovi investimenti è di 0,5 miliardi. Riteniamo che col flusso di dividendi dalle controllate nel corso del 2024 tale flessibilità finanziaria possa aumentare di oltre 0,6 miliardi (a parità di valore degli asset quotati).”

Juventus, l’aumento di capitale non basta

Tuttavia sono gli stessi analisti di Equita riguardo alla stuazione relativa al bilancio della Juventus come riportato da Calcio e Finanza, a confermare che l’aumento di capitale da 200 milioni potrebbe non bastare senza l’ingresso di nuovi soci nell’organigramma societario:

“Nessuna novità a parte la smentita dell’interesse da parte di fondi; noi restiamo dell’idea che in assenza dell’entrata di nuovi soci l’ultimo aumento di capitale da 0,2 miliardi possa non essere sufficiente”.

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