Gianluigi Buffon è sicuramente parte della storia della Juventus. L’ex portiere bianconero ai microfoni di “Radio Bianconera” si è lasciato andare e a cuore aperto ha raccontato di cosa gli ha lasciato la Vecchia Signora e di come può essere ancora protagonista in Serie A:
“Cosa vuol dire essere della Juve? Vuol dire che c’è la riconoscibilità di un modo di fare, di essere un calciatore con un certo tipo di mentalità e di approccio. Le parole di Davids? Ha ragione, ma fin quando non vinci non puoi sapere se sei in grado o no, quindi un po’ di tempo serve.
Quando approdi da un’altra realtà alla Juve percepisci quanto sia importante la voglia di vincere, buttare il cuore oltre l’ostacolo. Quando arrivi alla Juve senti la proprietà, sia che sia presente, sia che sia assente, si è tramandato un certo modo di pensare. C’è pressione positiva, entusiasmo della gente, trovi sempre tifosi juventini in qualsiasi posto. La Juve ha sede a Torino, però è una squadra trasversale, è riuscita ad attrarre qualsiasi tipo di tifoso.
La mia storia alla Juve? Ne vado orgoglioso, come in tutte le cose non sono soddisfatto fino in fondo, perchè per me è normale pensare di vincere, ma ho sempre pensato alle cose che non ho vinto.
Se la Juve deve credere allo scudetto? Secondo me si, anche se non avere Pogba pesa. Devo un pochino rivedere le mie previsioni, ma sicuramente la Juve può essere protagonista in Serie A”.
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