Milan: Leao assist, Theo Hernandez gol. Un calcio alle polemiche?

Con una notevole dimostrazione di abilità e strategia, il Milan si è assicurato una vittoria decisiva contro il Venezia con il punteggio di 4-0. La partita, disputata nella casa del tifo rossonero, ha visto il Milan dominare la partita con i gol di Theo Hernandez, Youssouf Fofana, Christian Pulisic e Tammy Abraham. 

Questa vittoria non solo ha messo in mostra l’abilità offensiva del Milan, ma anche la sua capacità di mantenere una solida difesa, tenendo a bada il Venezia per tutta la partita. La vittoria ha senza dubbio dato energia alla squadra e ai suoi tifosi, segnando un momento significativo della loro stagione.

Chi si rivede

Theo Hernandez e Rafael Leao hanno recentemente dimostrato sul campo la loro abilità di lasciarsi alle spalle le polemiche, con una prestazione che ha illuminato lo stadio di San Siro. Dopo le critiche ricevute nelle settimane precedenti, i due giocatori del Milan hanno risposto in modo esemplare: un assist di tacco di Leao ha permesso a Theo Hernandez di segnare un gol importante contro il Venezia. Questo momento di calcio puro ha messo a tacere i dubbi e le controversie, mostrando che la concentrazione e il talento sono gli elementi chiave per superare gli ostacoli. 

Polemiche concluse

La celebrazione di Hernandez, che ha messo un dito sulle labbra in segno di silenzio verso i critici, e l’altro verso l’orecchio, come per ascoltare ulteriori insulti, è stata una dichiarazione potente che ha parlato più di mille parole. Inoltre, il gesto di abbracciare Leao e indicarlo come artefice dell’assist ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra e del riconoscimento reciproco tra compagni. Questa azione ha rafforzato la loro posizione all’interno della squadra e ha dimostrato che, nonostante le difficoltà, l’unità e la collaborazione possono portare a risultati straordinari. Basta mettere al bando le polemiche e mettere al centro il bene della squadra. Perché è inutile nascondere l’evidenza, il caso non è del tutto risolto; la brace arde ancora sotto le ceneri.

Sia chiaro che il mio giudizio è di condanna nei confronti di un gesto inaccettabile in un qualsiasi gruppo di lavoro, figuriamoci nel calcio dove la consuetudine che le dispute, soprattutto le più accese e violente, si consumano nel chiuso di quattro mura non in diretta TV. Ma in queste settimane di discussione infinite in cui si sono spese parole pesanti e, il più delle volte, assolutamente fuori luogo, la domanda che, come sportivo, mi sono chiesto è: ma il Milan può fare a meno di due talenti di questo livello?

E sono anche andato oltre: la serie A, che fatica a creare interesse già tra gli sportivi italiani, figuriamoci all’estero, può fare a meno di due giocatori di livello internazionale tra i pochi ancora rimasti a giocare il nostro campionato?

Quell’assist di tacco, così come l’azione corale nel gol di Pulisic prima della famigerata pausa di ristoro delle polemiche, sono due tra le poche cartoline spendibili per il nostro calcio a livello internazionale, due clip che possono fare il giro del mondo per mostrare che giocate di classe si vendono non solo in Spagna e in Inghilterra ma anche nel nostro campionato. Lo spettacolo siamo in grado di farlo anche noi. 

Chi guida la nave

Ultime parole le spenderei per Paulo Fonseca. Persona seria, equilibrata non abituata ad alzare la voce per compiacere giornalisti a caccia di polemiche e pubblico assetato di gossip (a quanto male per il nostro calcio in queste due derive becere). 

Punendo senza alzare la voce, reinserendo i giocatori senza umiliarli, non rispondendo alle provocazioni scendendo al livello delle stesse, si è dimostrato un vero leader del gruppo. La sua figura ne esce rafforzata, al contrario delle opinioni dei detrattori. 

Ora il fuoco si deve definitivamente spegnere. Condottiero e guerrieri devono unirsi in un unicum per affrontare le nuove sfide e per fare del Milan quello che le compete: la vera antagonista dell’Inter nella lotta per lo scudetto.