Tammy Abraham ha rilasciato un’intervista al The Guardian. Queste le sue parole su Mourinho: “Mi disse: “vuoi goderti un po’ di sole o stare sotto la pioggia?“. Volevo rimanere in Premier League perché era casa mia. In poche settimane con lui ho imparato tanto quanto in tutta la mia vita. L’opzione più facile era quella di rimanere al Chelsea. Ho capito che dovevo andare via e mettermi alla prova. Ai giocatori dico di provare e di non avere paura. Sono andato alla Roma ed è ora di far vedere chi sono”.
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“È stata dura. Allora non lo capivo davvero. Segnavo, venivo da una tripletta e, ovviamente, quando arriva un nuovo allenatore le cose cambiano. Penso che fasi come questa debbano capitarti per farti capire davvero cosa sia il calcio. Non puoi essere sempre in alto. A volte hai bisogno di toccare il fondo, quei momenti mi hanno davvero sollevato e spinto a essere ancora più affamato. Sono arrivato a un punto in cui dovevo fermarmi e parlare con me stesso. Volevo allenarmi e lo stavo facendo per me, per migliorarmi. È facile essere arrabbiato perché non giochi, per me è stato il contrario. Ho imparato a conoscere me stesso e penso che questo abbia rafforzato la mia mentalità”.
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