Sebbene le ufficialità non siano ancora arrivate, il Napoli si appresta a piazzare colpi importanti in questa sessione di mercato. L’avvio di stagione dei campioni d’Italia, ottavi in classica a meno 17 dall’Inter capolista ad una sola gara dal termine del girone d’andata, obbliga di fatto la società partenopea a correre ai ripari, come confermato dallo stesso patron azzurro. Lontani, lontanissimi, i tempi in cui il Napoli padroneggiava in campionato ed Europa, eppure sono passati solo sei mesi. L’addio in estate di Kim, baluardo della difesa, e la dolorosa separazione dal duo Spalletti-Giuntoli, hanno presentato un conto salatissimo da pagare, con tanto di scelte sbagliate, a cominciare da quella di Rudi Garcia, esonerato a novembre e sostituito da Mazzarri, il cui arrivo non sembra fin qui aver giovato a squadra e ambiente.
Urgono rinforzi. Lo sa bene Aurelio De Laurentiis, il quale non sembra voler badare a spese pur di rinforzare la rosa: acquisti mirati e funzionali per dare la scossa a squadra e ambiente. Definito l’affare Mazzocchi con la Salernitana, l’attenzione della società è ora tutta rivolta a Lazar Samardzic, oggetto del desiderio dell’Inter la scorsa estate. L’accordo con l’Udinese c’è già, manca quello con l’entourage del calciatore. Negli ultimi giorni i rapporti tra le parti si sono intensificati, ballano 1,5 milioni di euro ma filtra ottimismo tant’e che già nel week end potrebbe arrivare la tanto attesa fumata bianca. Ma non è finita qui. Sì, perché per rinforzare la mediana nelle ultime ore il Napoli avrebbe messo nel mirino anche Emre Can, Hojbjerg e soprattutto Boubakary Soumarè, in prestito al Siviglia ma di proprietà del Leicester. Per quanto concerne la difesa, piace e non poco il centrale classe 2002 del Genoa Radu Dragusin, per il quale è stata offerta una cifra considerevole al Grifone: 20 milioni di euro più i cartellini di Ostigard e Zanoli. Offerta che, se accettata, rappresenterebbe una vera e propria beffa per il Tottenham, da tempo sulle tracce del calciatore.
E poi c’è la grana attacco, dove gli azzurri stentano e non poco: con o senza Osimhen. Tre volte a secco nelle ultime tre uscite contro Frosinone in Coppa Italia, Roma e Monza in campionato. A proposito, il nigeriano verrà convocato in Coppa d’Africa pertanto salterà i prossimi impegni di campionato e la Supercoppa Italiana. La sensazione però è che per il momento il reparto avanzato non vedrà volti nuovi, d’altronde le alternative di certo non mancano, con Raspadori e Simeone in rampa di lancio. L’italiano, in assenza del pallone d’Oro africano, ha rappresentato di fatto la prima scelta: sei volte titolare in questa stagione, 907 minuti giocati e 4 gol a referto. Meno della metà per l’argentino, il più delle volte subentrato dalla panchina a gara in corso: 289 minuti giocati e un solo gol. I soli otto minuti giocati nelle ultime uscite con Mazzarri, avrebbero aumentato l’insofferenza del Cholito, il quale però non partirà prima di giugno. Insomma, il Napoli pigliatutto di questa sessione di mercato è pronto a rifarsi il look: a Walter Mazzarri il compito di cucire l’abito perfetto.
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