Rami si scaglia contro un dirigente del Marsiglia: "Sono state dette bugie ad altri club"
Adil Rami ha parlato al La Provence scagliandosi contro uno dei dirigenti del Marsiglia

Adil Rami ha parlato al La Provence scagliandosi contro uno dei dirigenti del Marsiglia. Il motivo? Averlo screditato di fronte altri club che erano interessati. Queste le sue parole:
“Dopo il Fenerbahce, sono andato in Russia, mi piace scoprire nuovi Paesi, nuovi campionati. Ma quando sono arrivato si sono rifiutati di pagarmi con il pretesto del Covid. Non ho giocato una partita, ma non è colpa mia, in quel momento mi sono detto che avrei lasciato il calcio, che ero stufo, che era passato troppo tempo dall’ultima volta che giocavo a calcio. Troppe persone stavano cercando di ‘annegarmi’, anche un dirigente del Marsiglia. Quando i club hanno chiamato per chiedere informazioni su di me, gli è stato detto che non ero più un calciatore”.
“Non posso criticare l’allenatore, lo staff … Non ho avuto alcun problema con l’OM, ma solo con una persona. L’allenatore non ha avuto voce in capitolo, non so neppure se lo sapesse e io lo sostengo. In Portogallo suscita enorme rispetto. È visto come un uomo rigoroso, serio e molto intelligente”.
Sulle offerte di mercato e la scelta di andare al Boavista: “Mi hanno chiamato moltu club. In Italia c’era la Reggina con la quale avevo parlato e anche bene. Ho apprezzato il loro interessamento. Dovevo fare i test fisici per sapere se stavo bene. Sapevo che non appena lo avessi fatto e avessi firmato il contratto, mi avrebbero messo in riga. Così ho chiesto loro un po’ di tempo. Nel frattempo il Boavista mi ha chiamato, abbiamo parlato. Il discorso era più tranquillo e mi hanno dato tempo. Il loro progetto è legato a Luis Campos, per il quale ho avuto una grandissima stima da sempre. Per quello mi son detto: ‘Dai, andiamo!’, e ho firmato”.