Caso Suarez, emergono nuovi dettagli sull'esame e sul suo mancato trasferimento in Italia
Continua a tener banco la polemica sull'esame farsa di Suarez dopo le ultime dichiarazioni del giocatore ai pm

Dopo le ultime dichiarazioni di Luis Suarez ai pm, nelle quali confessa di essere venuto a consocenza delle domande prima del suo esame, non si placano le polemiche attorno al caso, ormai divenuto nazionale, del mancato trasferimento alla Juventus dell'attaccante uruguaiano.
Infatti, già in mattinata il Corriere dell'Umbria aveva riportato le parole del giocatore dell'Atletico Madrid, che confermava di aver firmato un pre-contratto prima del suo esame. Successivamente, il ds dei bianconeri, Fabio Paratici, lo aveva contattato per annullare quanto precedentemente concordato e, secondo quanto pubblicato da Tuttosport, la trattativa è definitivamente saltata per mancanza di tempi necessari per l'iscrizione di Luis Suarez all'interno delle liste per la Champions League. Il termine ultimo, infatti, era il 6 ottobre, un giorno dopo la chiusura della sessione di calciomercato.
Inoltre, da un'intercettazione pubblicata sulla Gazzetta dello Sport di oggi tra la professoressa Spina e il marito, emergerebbe quanto riportato di seguito: "Mi ha detto che Paratici lo ha chiamato stamattina e gli ha detto che per fare la cittadinanza ci vuole un mese. Che la Juventus si accorga oggi che per fare la cittadinanza ci vuole un mese mi sembra poco credibili e quindi Paratici gli ha proposto di aspettare sei mesi e poi di rientrare in Champions tra sei mesi. Lui però vuole giocare la Champions perché ha 33 anni e ha detto che forse cerca un'altra squadra".