Il primo anticipo del sabato di Serie A ha regalato un match pieno di emozioni, che ha visto il Venezia di Eusebio Di Francesco prevalere sul Genoa per 2-0. L’incontro ha visto i lagunari, privi di pilastri importanti come Altare, Nicolussi Caviglia e Duncan, imporsi sui rossoblù grazie ad una prestazione di grande carattere, che gli ha consentito di conquistare la prima vittoria in questo campionato.
La squadra di casa ha suggellato il proprio dominio portandosi in vantaggio con il gol di Gianluca Busio e chiudendo l’incontro con la rete di Joel Pohjampalo. Una liberazione la marcatura per l’attaccante finlandese, che precedentemente aveva fallito un calcio di rigore sullo 0-0.
La pessima performance dei genoani, mai pericolosi nel secondo tempo, può essere giustificata dallo shock che i rossoblù hanno subito nel vedere il terribile infortunio di Ruslan Malinovskyi al cinquantesimo minuto.
L’ucraino, nel tentativo di entrare in scivolata sul pallone, ha infatti riportato una gravissima distorsione della caviglia, che lo terrà fuori dai campi per lunghissimo tempo. I compagni dell’ex Atalanta, una volta resisi conto dell’entità della lesione, sono rimasti visibilmente sconvolti.
La disperazione dei liguri era evidente, mani tra i capelli per tutti, sia giocatori che tifosi. A sottolineare la gravità della situazione sono stati anche gli applausi scroscianti dedicatigli da tutto il pubblico del Pier Luigi Penzo alla sua uscita.
Nel post partita, ai microfoni di Dazn, il tecnico rossoblù Alberto Gilardino ha confermato come l’infortunio di Malinovskyi abbia influito sulla prestazione e sul risultato. Il tecnico è parso fortemente amareggiato dall’accaduto, specialmente per la gravità dell’episodio.
Dopo un primo tempo equilibrato, abbiamo abbandonato la gara nel secondo tempo dopo l’infortunio di Malinovskyi. Non è una questione di disposizione tattica, perché con la Roma ci siamo messi col 4-2-4 e siamo andati a riprendere la partita, ma una questione proprio di dinamismo, di rispettare le distanze, di contrasti vinti, di qualità e pulizia nei palloni. Dal momento dell’infortunio non eravamo più in campo.
È totalmente colpa mia, me ne assumo le responsabilità. C’è da lavorare, c’è da lavorare tanto, ne sono consapevole. C’è da capire a che punto siamo di questa stagione e cosa dobbiamo fare. Si parla tanto durante la settimana, però poi quando nel secondo tempo hai questi tipi di sensazioni e vedi anche determinate cose, viene tutto un po’ meno. Quindi bisogna ripartire, naturalmente bisogna mantenere la lucidità nelle analisi dopo l’infortunio di Malinovskyi.
Notizie concrete non ne ho, sembra un infortunio veramente grave alla caviglia, mi auguro e spero che sia meno grave di quello che si possa pensare perché Ruslan per noi è un giocatore importante e quindi ce lo auguriamo tutti.
Nel giro palla eravamo lenti, dovevamo, soprattutto con i nostri difensori laterali, condurre per attirare gli avversari in maniera efficacie e trovare lo spazio. Ci è venuto a mancare un po’ questo tipo di situazione.
Il Genoa di Gilardino ora deve ripartire, perché già mercoledì sarà impegnata in Coppa Italia, in una partita che avrà un sapore speciale. I rossoblù infatti affronteranno, in uno spettacolare derby, la Sampdoria di Sottil.
Questo incontro è segnato da tempo nel calendario di tutti i genoani, in quanto rappresenterà un’occasione ghiottissima per battere i blucerchiati, alimentando ulteriormente la rivalità cittadina. La sicura assenza di Malinovskyi potrebbe rappresentare per Fabio Miretti l’opportunità di tornare in campo da protagonista.
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