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Juventus: i numeri ti sorridono, il calendario e l’infermeria un po’ meno

L’inizio di questa stagione è stata caratterizzata da una partenza super. Emergenza a centrocampo per la Juventus: stop per Kherira, Pjanic e BernardeschiDurante la sosta per le gli impegni delle Nazionali è tempo di bilanci. Quello in casa Juve non può che essere positivo visto quanto raccolto dalla truppa bianconera in queste prime dodici giornate. I 34 punti conquistati rasentano la perfezione (3 in più rispetto alla scorsa stagione) e hanno consentito di scrivere l’ennesimo record, battendo quello di 32 di Roma (2013-2014) e Napoli (2017-2018). Un dato in controtendenza è quello delle reti fatte e subite. Sono 8 i gol presi contro gli 11 di un anno fa anche se i “clean sheet” sono gli stessi (5). A destare maggior stupore però è quello dei gol messi a segno. Nonostante l’arrivo di Cristiano Ronaldo, il resoconto è comunque negativo: 26 reti contro le 35 del 2017-2018. Ragion per cui, in questo primo terzo di campionato, la maggior parte dei successi sono arrivati soffrendo più del previsto. Questo però rappresenta l’unico neo statistico per una squadra che nelle ultime 37 partite ha collezionato 31 vittorie 5 pareggi ed una sola sconfitta. Continuando con i numeri sono 365 i giorni in cui i bianconeri non perdono fuori casa: l’ultima debacle esterna è datata 19 novembre 2017, a Genova contro la Sampdoria. Un primato alla portata è quello dei punti fatti in un anno solare. L’obiettivo è superare i 100 del 2014. Numeri esorbitanti per una squadra solida e capace di migliorarsi partita dopo partita. Le statistiche, a novembre, hanno una valenza relativa, e se la Juve vorrà laurearsi campione d’inverno, dovrà sudare e non poco.In primis perché il Napoli, che anche in questo campionato sembra essere l’antagonista principale, dista a sei lunghezze e, se si considera il calendario avuto, il percorso dei partenopei assume valori molto importanti. In questi ultimi sette impegni che chiuderanno il girone d’andata, gli ostacoli per la compagine di Allegri saranno impegnativi e ricchi di insidie. Eccezion fatta per quello casalingo contro la Spal di sabato prossimo, sarà un vero e proprio tour de force per i campioni d’Italia che affronteranno tre trasferte molto pericolose contro Fiorentina, Torino e Atalanta e allo Stadium riceveranno Inter e Roma. Test molto probanti e gravosi, in cui servirà non dilapidare il vantaggio. La sosta, più che ristabilire alcuni infortunati, ha finito per riempire ulteriormente l’infermeria: Khedira ha accusato un fastidio alla caviglia, Emre Can continua il suo percorso. Pjanic è rientrato anzitempo dala Bosnia a causa di un affaticamento muscolare e il suo impiego contro gli spallini sembra in forte dubbio. Anche Bernardeschi, utilizzato più volte come mezz’ala in questo inizio di stagione, è stato vittima di un problema muscolare che lo ha costretto a saltare l’impegno in Nations League contro il Portogallo. Gli unici pronti ed arruolabili sono Bentancur e Matuidi, impegnati anch’essi con le rispettive Nazionali. Per Allegri dunque è allerta a centrocampo: il tecnico livornese contro i ferraresi potrebbe e dovrebbe cambiare modulo, passando al 4-2-3-1 o al 4-4-2, già utilizzati in questa stagione. La scelta degli interpreti sarà il leitmotiv in ogni gara. Il gioco espresso sulle fasce è stato pressoché esemplare in ogni match. Da non escludere anche il 3-4-3; in questo caso Cancelo e Cuadrado sarebbero i candidati ideali per presidiare la corsia destra mentre a sinistra spazio ad Alex Sandro, con De Sciglio pronto a farne ne veci. Le alternative di uomini e moduli sembrano non mancare ma per affrontare questo trittico di partite servirà recuperare al meglio le forze a centrocampo che in questo inizio di stagione sembra essere il reparto più sofferente. L’unico a trarne beneficio è stato Bentancur: l’uruguaiano dopo l’ottimo Mondiale è riuscito ad imporsi anche in maglia bianconera con prestazioni di assoluto livello.

Francesco Perna

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