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Bosco: “Inter, senza aiutini Var fa fatica. Sanzioni Milan? Non è la Juventus, quindi…”

Andrea Bosco dalle pagine di TuttoJuve.com ha commentato i vari temi della settimana: dal Milan, all’eliminazione dellInter dalla Champions League, al futuro di Massimiliano Allegri e alle dimissioni di Sarri. Ecco cosa scrive:

 Per cominciare, l’Italia non ha più squadre che gareggiano in questa edizione in Champion’s League. Bastonate l’Inter, la Lazio e il Napoli. Ipotizzabili le sconfitte di partenopei e laziali. Meno ipotizzabile la sconfitta (ai rigori dopo supplementari) dell’Inter. La cosa apre uno scenario da valutare dopo che goffamente il “petto” degli opinionisti di regime si era gonfiato parlando di “rinascita” del calcio italiano. Nessuna rinascita. Chi aveva sparso profumi e portato in dono oro, incenso e mirra, dovrebbe, per lo meno, tornare sulla terra. Ma ci si può consolare con il passaggio del turno del Milan, della Roma, dell’Atalanta in Europa League e della Fiorentina in Conference.

Andrea Bosco sull’eliminazione dell’Inter e gli aiuti Var

Andrea Bosco e la frecciata all’Inter sugli aiuti var in Serie A:

Se l’Inter è la migliore (e per distacco) squadra italiana, imbattibile da millanta giornate, significa che il campionato italiano è poca cosa. Al pari del sopravvalutato calcio che il Paese esprime. L’Inter ha perso la lotteria dei rigori. Ma l’Atletico di Simeone si era divorato il 3-1 nei tempi regolari e aveva preso pure un palo. Ha vinto meritatamente, prevalendo nella zona del campo nella quale solitamente l’Inter costruisce le sue vittorie italiche: il centrocampo. Non ci sono stati episodi contestati. Resta l’evidenza che “privata” degli aiutini Var e dei “rigorucci” confezionati da Rocchi & Compamy anche l’Inter fatica. Vale per l’Inter, vale per il Napoli, al quale è stato a Barcellona negato un rigore che in Italia avrebbero fischiato anche senza l’ausilio del Var: un rigore, decisamente più rigore rispetto a quello che portò al 2-1 sulla Juventus, per capirci.

E fin qui il campo. Vedremo se l’Inter avrà ripercussioni in campionato. Vedremo soprattutto se la Juventus riuscirà a tornare a vincere. E se proverà il contro sorpasso per il secondo posto in classifica sul Milan.

Andrea Bosco sul Mondiale per club

Fuori dal campo si registrano le congratulazioni di Infantino per la presenza prossima futura della Juventus (assieme all’Inter) al mondiale per club. Il Napoli sconfitto a Barcellona ha deciso da solo il proprio destino. Ora De Laurentiis convocherà la schiera di azzeccagarbugli che lo assistono e cercherà di ribaltare la cosa per vie legali. È lo sport preferito del calcio italiano: “sconfiggere” la Juventus in tribunale. Ci sono riusciti in passato (anche recente) ma non credo ci riusciranno ancora. Il tribunale sportivo europeo non è quello di Napoli, dove sventolano le bandiere della società campana e i sacchi della monnezza sono dipinti a strisce bianconere. In secondo luogo, non sempre è domenica. E non sempre i giudici (anche quelli del Coni) fanno selfie con la scritta: “Juve merda” a riprova della propria esemplare imparzialità.

 

Quindi De Laurentiis che proibisce ai suoi tesserati di farsi intervistare da Dazn (network dal quale peraltro becca la crana) e da Sky, dovrà farsi crescere le unghie per tentare di arrampicarsi sugli specchi. Magari cercando di occuparsi anche di “altro”. Segnatamente: la plusvalenza relativa ad Osimeh. Perché? Perché la sonnolenta procura che sta ponzando sul caso potrebbe risvegliarsi, visto che il “vento”, probabilmente, sta cambiando. Tradotto: l’inchiesta della procura antimafia (per ora solo lei) sul dossieraggio. Per ora a livello sportivo le spiate della guardia di finanza hanno coinvolto Agnelli Andrea, Allegri, Ronaldo, Totti e Gravina Gabriele. Ma non è escluso esca dell’altro. Anzi: è assai probabile. E soprattutto: è escluso (anche se persino nel governo, c’è chi vorrebbe chiudere alla svelta e senza troppe “croci”, la vicenda) che il fattaccio (gravissimo) si concluda in una bolla di sapone.

La vicenda Milan

C’è la vicenda Milan, società dalla quale la procura di Milano vuole sapere chi sia il proprietario, chi lo sia stato e come siano andati i “passaggi” che ai pm non sembrano chiari. Ipotesi per il momento. Nel caso la procura federale di Chiné fosse presa da fremiti, potrebbe chiedere tutta la documentazione e poi decidere: multa, penalizzazione in classifica o, magari, solo un buffetto. Tranquilli, tifosi milanisti: nessuno comminerà (eventualmente) una sanzione a campionato in corso. Il Milan non ha mai indossato una maglia bianconera. Diversa la cosa (sempre eventualmente) per quanto attiene all’Uefa. Ceferin (se non sei il City o il Paris St Germain) è poco propenso all’indulgenza. E il Milan (scottato in passato) lo sa bene. Vale la pena, tuttavia, rammentare che il Milan ha partecipato alla Champion’s solo grazie alla penalizzazione di 10 punti comminata per la vicenda plusvalenze alla Juventus. Era arrivata la squadra di Allegri al terzo posto, non quella di Pioli.

Andrea Bosco sul futuro di Allegri alla Juventus

Massimiliano Allegri

Venti milioni, a breve, dovrà trovarli anche la Juventus. Quaranta la prossima stagione. Tra mondiale per club e partecipazione alla Champion’s (sempre che Allegri e i suoi prodi non buttino tutto nel cesso), alla Juventus entreranno (senza tirare un calcio al pallone) circa 70 milioni. Se dovesse mai fare “strada” (condizionalissimo d’obbligo) sarebbero di più. Dice che Allegri a fine stagione toglierà il disturbo. E sarebbero 13/14 i milioni lordi da scucire, a meno di una onesta transazione. Sostituire Allegri con chi? Non mi esprimo (allenatore e giocatori, calciomercato insomma, non sono materie nelle quali sono ferrato), anche perché io non sono così convinto che Allegri verrà congedato.

Le dimissioni di Sarri

Maurizio Sarri

Ha lasciato (consensualmente) Sarri, la Lazio dove nessuno, ormai, più lo seguiva. Vecchia storia. Sarri è un integralista che poco “lega” con fantasia e individualismi. Per dire: uno come Sancho (a Dortmund la vita è assai diversa rispetto a Manchester) con Sarri non giocherebbe mai. Ma se è per questo, con Allegri, uno come Sancho farebbe il terzino per qualche partita e poi finirebbe in panchina. In ogni caso: onore a Maurizio Sarri, hombre vertical, capace di rassegnare (sia pure con il paracadute) le dimissioni. Nel calcio italico, dove un allenatore prende a testate (poi per fortuna licenziato in tronco) un giocatore avversario, un uomo come Sarri è una rarità.

LEGGI ANCHE: Biasin risponde a Zampini: “Scudettino? Me lo godrò tantissimo. L’Inter non era obbligata a…”

 

Serena Baldi

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Serena Baldi

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