Il gironalista Mario Sconcerti, all’interno del Corriere della Sera, ha, come sempre, analizzato le gare di Champions League delle italiane. Questi alcuni estratti del suo commento sull’eliminazione del Milan: “Il Milan ha fatto poco in Champions, come era prevedibile accadesse. Era fuori da sette anni, l’ultima volta si giocava un altro calcio. In più il Milan era nel girone peggiore, con un gigante come il Liverpool e i campioni di Spagna dell’Atletico e un classico di questi tornei, il Porto”.
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“Sono pochi i quattro punti finali, fanno pensare di aver investito soldi ed entusiasmi su un sospiro. Danno l‘idea di uscire senza aver imparato niente, semplicemente consuma ogni partita un po’. Gli errori che hanno dato il via ai gol del Liverpool non sono all’altezza del torneo. Sul primo hanno sbagliato Kessie e Maignan. Sul secondo Tomori fallisce un controllo di base davanti alla sua porta, inconcepibile a quest’altezza. Il piccolo paradosso è che il Milan si risparmia almeno l’Europa League, una pietra più che un orgoglio. Il Liverpool non era cattivissimo, pieno anzi di riserve e già qualificato. Ma gli è bastato spingere a tratti per trovare la differenza. Escono dall’area in dribbling, non sbagliano mai un appoggio. Giocano in sostanza un altro calcio”.
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