Carlos Alcaraz si conferma campione di Indian Wells. Dopo aver sconfitto Jannik Sinner in semifinale, mettendo fine alla sua striscia record per il tennis italiano con 19 vittorie consecutive, nell’atto conclusivo lo spagnolo si è poi imposto ai danni di Daniil Medvedev con il punteggio di 7/6 6/1. Per il murciano si tratta del quinto master 1000 della sua giovane carriera (Indian Wells x2, Madrid x2, Miami), da aggiungere ad una bacheca giĂ ricca e destinata a crescere di anno in anno. Dopo un periodo complicato, l’allievo di Juan Carlos Ferrero è finalmente tornato a mostrare il suo tennis esuberante e aggressivo, fatto di un mix fra potenza, tocco e spettacolo. Quando gioca così è uno spettacolo per il pubblico; probabilmente lo sarĂ un po’meno per gli avversari.Â
Per quasi una quindicina di anni il circuito del tennis maschile è stato caratterizzato dall’era dei cosiddetti fab 4: Djokovic, Nadal, Federer e Murray hanno infatti colonizzato e vinto tutto quello che si poteva vincere, lasciando veramente poco spazio agli avversari. Con il ritiro dello svizzero e le difficoltĂ fisiche dello scozzese e dell’iberico, l’unico del gruppo ancora veramente competitivo è ora Nole. In questo lasso temporale le vittorie si sono spalmate molto di piĂą fra i giocatori, con tanti atleti di ottimo livello, incapaci però di dominare assiduamente (vedasi i vari Tsitsipas, Zverev, Rublev). Nell’ultimo anno però, con qualche eccezione, le costanti sono state il solito Djokovic, Medvedev, Alcaraz e Sinner. La sensazione è in effetti che siano quelli piĂą competitivi e continui nel corso della stagione, ma anche della stessa partita. Basti pensare che fra Us Open, Atp Finals di Torino, Australian Open e Indian Wells ora, almeno 3 dei 4 sono sempre arrivati in semifinale. Replicare i grandissimi sarĂ difficile, quasi impossibile, ma è probabile che i prossimi tornei importanti possano essere di loro appannaggio.Â
Alcaraz ha firmato la doppietta in California, difendendo il trionfo della passata annata e soprattutto confermandosi primo inseguitore di Nole in classifica mondiale. Con la sconfitta subita nella semifinale di Indian Wells proprio per mano dello spagnolo, Jannik Sinner ha invece mancato la prima possibilitĂ di sorpasso ai danni dello spagnolo. Con il torneo di Miami alle porte, l’azzurro sarĂ testa di serie numero 2, vista l’assenza di Djokovic, e punterĂ a fare bottino pieno, dopo la finale dello scorso anno, per poi lanciarsi in una scalata al vertice. La stagione su terra e su erba potrebbe infatti garantire all’altoatesino la seconda posizione, con vista sulla prima. I bookmakers danno la prima posizione mondiale di Sinner entro la fine dell’anno alla bassa quota di 2.50. Fare calcoli è difficile e forse anche sbagliato, le premesse però ci sono tutte.Â
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