La notte del 22 Aprile 2024 sarà ricordata molto a lungo dalla Milano nerazzurra, mentre quella rossonera cercherà di rimuovere presto il brutto ricordo di una serata tanto amara quanto difficile da immaginare a inizio stagione.
Vincere il ventesimo Scudetto nel derby in faccia al Milan era forse quanto di più assurdo e folle balenasse nella mente di un tifoso dell’Inter, tanto che in molti hanno paragonato l’evento al Triplete del 2010. Lo psicodramma dei tifosi rossoneri si è consumato sotto la pioggia milanese, in una serata dal clima invernale. La rete di Acerbi ha aperto le danze spingendo i nerazzurri a pigiare sull’acceleratore per trovare subito la rete che avrebbe chiuso il discorso. Prima Lautaro, poi Thuram hanno messo a dura prova le coronarie dei tifosi ma mancando il bersaglio grosso hanno tenuto in equilibrio il match. Thuram però si è fatto perdonare subito in avvio di ripresa, l’assolo del francese ha fatto esplodere il Meazza, poi Tomori a dieci dalla fine ha deciso di provare a togliere la gioia del tricolore ai cugini, ma dopo risse e cartellini rossi Bennacer ha avuto l’ultimo corner a disposizione, palla troppo basso e Di Marco spazza via. Triplice fischio e festa Inter. Calhanoglu è uno dei primi a saltare di gioia urlando contro il cielo, come direbbe Ligabue. Il turco si commuove, le felicità per lo Scudetto numero 20 è colma di ricordi che si legano al suo passato dall’altra sponda del Naviglio.
Hakan Calhanoglu è uno dei grandi protagonisti della Seconda Stella dell’Inter, sulla schiena il numero 20 perché la10 appartiene di diritto a capitan Lautaro, ma nella testa di Calha le intenzioni sono sempre state quelle di un regista moderno con licenza di offendere e qualità da interditore. In molti lo hanno definito uno dei migliori d’Europa in quel ruolo. L’ex Milan ha messo in mostra qualità incredibili: infallibile dagli undici metri, visione di gioco superiore, verticalizzazioni da Play Station, numeri da alta scuola e un attaccamento al progetto Inter che sin da subito lo ha fatto entrare di diritto nel cuore dei tifosi interisti. Calhanoglu sarà anche uno dei grandi protagonisti della festa post Inter -Torino con il bus scoperto che attraverserà le vie di una Milano tinta con i colori del Biscione. Il turco ha raccontato il suo momento magico nel corso di un’intervista a Il Giornale:
Sono felice e orgoglioso di aver raggiunto questo straordinario traguardo. Questa seconda stella l’abbiamo voluta con tutti noi stessi. Un successo che abbiamo meritato per lo splendido lavoro fatto insieme. Ho rivisto le immagini della partita, i festeggiamenti dei tifosi e non ci credo ancora. È una gioia troppo grande per poterla descrivere. Ho lavorato sempre in silenzio e sofferto anche in silenzio. Una volta arrivato all’Inter avevo un solo obiettivo: dare il meglio e vincere con questa straordinaria squadra. La vittoria è stata per me una grande rivincita. Per me è una rivincita per la sofferenza che ho provato l’anno in cui sono arrivato, quando con l’Inter abbiamo perso. Tutto ciò che è stato fatto contro di me e la mia famiglia dai tifosi milanisti non posso dimenticarlo ma nel mio cuore ero certo che tutto sarebbe finito bene. Sarebbe arrivato il mio riscatto, e vincere lo scudetto durante il derby è stata la mia soddisfazione più grande. Era tutto scritto. Dio voleva così perché lui sa che io non ho meritato quello che mi hanno fatto. Zitto, senza dire mai una parola ho lavorato e pensato solo a far bene. Questa vittoria mi ripaga di tutto
Calhanoglu parla anche di Inter e soprattutto del futuro:
Ho sempre sognato di vincerlo con un grande club. È arrivato con l’Inter e non potrei essere più felice. Credo sia il sogno di ogni giocatore vincere il campionato. Abbiamo fatto una stagione strepitosa, abbiamo regalato gioia ai nostri tifosi che ci sono stati vicini con un entusiasmo straordinario. E li ringrazio. Sono stati fondamentali. Io a Milano mi sento a casa. Anche quando finirò lamia carriera vorrò vivere a Milano. Sto benissimo in questa città. La maggior parte dei milanesi mi ama e lo sento
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