A poco meno di 24 ore dal fischio di inizio di Juve-Napoli, rinviata a causa del focolaio di Covid scoppiato in casa partenopea lo scorso ottobre, continua a far discutere la situazione dei contagi all’interno delle squadre.
Questa volta, ad essere coinvolta, è la Juventus di Andrea Pirlo: dopo Leonardo Bonucci, anche Federico Bernardeschi è risultato positivo al Covid, complicando sempre di più le scelte dell’allenatore. Così, il direttore dell’ASL di Torino, Carlo Picco, è stato intervistato da Radio Punto Nuovo per fare il punto della situazione sui contagi della squadra bianconera.
“Non abbiamo un focolaio e quindi non abbiamo elementi per rimandare la partita”, ha dichiarato Picco. Che ha poi proseguito: “Ovviamente faremo verifiche e vigileremo, ma per ora la situazione è questa. Il focolaio è stato in parte contenuto per il fatto che i giocatori sono stati isolati. Al momento le positività non sono tali da giustificare un intervento dell’ASL così drastico, però vigiliamo. Ad oggi la partita si gioca”.
Nessun rinvio, dunque, per una delle partite più attese della stagione, soprattutto dopo che la decisione di rigiocarla è arrivata a seguito del ricorso presentato da parte della società di De Laurentiis, che era stata inizialmente penalizzata con la sconfitta a tavolino.
“Se non ci sono imprevedibili sviluppi, non ci sono elementi ostativi per giocare. Quali elementi? L’esplosione di un focolaio tra oggi e domani”, ha concluso Picco intervistato dal portale TuttoJuve.com.
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