Oggi ricorre l’anniversario di un anno dalla scomparsa di colui che é stato prima un grande calciatore vestendo le maglie di Sampdoria, Roma, Lazio ed Inter poi un apprezzato allenatore, ma soprattutto ha dimostrato di essere un uomo da rispettare e onorare nel momento in cui é stato colpito dalla leucemia per due volte e l’ha affrontata con estrema dignità fornendo un esempio di forza a tutti.
Stiamo parlando di Sinisa Mihajlovic che verrà onorato dal Bologna contro la Roma, entrambe sue ex squadre: in panchina con i felsinei e in campo con i giallorossi. Sua moglie Arianna Mihajlovic ha lanciato una stoccata alla Lazio su Instragram, colpevole a suo dire di non aver mostrato abbastanza vicinanza all’ex centrocampista nel momento del suo addio terreno.
Il serbo si é fatto amare sia in campo per la fenomenale potenza e precisione delle sue punizioni anche dalla lunga distanza, sia per le sue doti di condottiero anche una volta divenuto tecnico. Il periodo migliore della carriera lo ha alla Lazio dove in sei stagioni dal 1998 al 2004, conquista uno scudetto, due coppe Italia, due supercoppe, una Coppa delle Coppe e una supercoppa europea.
Il figlio Dusan ex calciatore con poco successo e attuale collaboratore tecnico del settore giovanile dell’Urbetevere, ha manifestato un toccante ricordo del padre in una intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Di seguito alcuni estratti:
Ero un terzinaccio, come diceva lui. Poi mi sono spostato centrale. Al contrario suo però sono mancino di mano ma destro di piede. Il calcio non ha perso granché senza di me, ma avevo personalità. Per me non era solo un papà, era un supereroe, un idolo. Era tutto, lo guardavo con amore e ammirazione.
Questo anno trascorso senza di lui l’ho vissuto di m***a, mi dispiace ma non so trovare altra espressione. Provi ad andare avanti, pensi a cosa avrebbe detto o fatto lui. In famiglia eravamo già unitissimi, ora lo siamo ancora di più
Sono state in tantissime le squadre, le persone come gli ex compagni ad aver manifestato nei giorni successivi e in questo anno trascorso solidarietà verso l’ex giocatore e allenatore, ultima la Sampdoria scesa in campo oggi con una maglia celebrativa contro la Reggiana.
La moglie Arianna Mihajlovic ha accusato la Lazio di non essere stata abbastanza vicina al suo ex centrocampista e trascinatore. Dal suo account Instagram non ha nascosto la delusione per la mancanza di sensibilità mostrata a suo dire, dalla società del presidente Claudio Lotito:
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