Mentre i dirigenti rossoneri continuano a ragionare su come rinforzare la squadra, Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match tra Udinese e Milan, che vede i rossoneri alla ricerca di altri punti per consolidare ulteriormente il terzo posto.
Siamo squadre diverse rispetto al passato, non conta quello che è successo prima o i tabù da sfatare, solo la partita di domani. Stiamo vivendo entrambi un buon momento di forma. Ci sono tante cose che potevamo far meglio nella gara d’andata, specialmente nell’azione del rigore subito siamo stati disattenti. Spero che ci possa aver insegnato qualcosa per la partita di Udine.
Dobbiamo avere volontà e lucidità per essere sempre performanti al massimo, il campionato è difficile ma noi vogliamo fare meglio rispetto all’andata. Non dobbiamo guardarci indietro, abbiamo lavorato bene ma quello che conta è la prestazione di Udine. Non ci sono partite di provincia o di cartello, tutte valgono tre punti e vogliamo tornare a casa con il bottino pieno.
Yacine è sempre stato attento e partecipativo, non ha mai fatto mancare l’atteggiamento giusto anche quando giocava poco. Abbiamo cambiato qualche posizione in campo e, parlando con lui in estate, ha dato grande disponibilità a giocare in un nuovo ruolo. Ha lavorato tanto, credo che l’adattamento non sia ancora finito ma le ultime prestazioni sono di altissimo livello.
Siamo il secondo miglior attacco e Rafa è un giocatore importante per noi anche quando non riesce a essere incisivo personalmente. Crea spazi per gli altri giocatori, e lui stesso deve provare a trovare spazi diversi con difese più basse e chiuse. Per la nostra fase offensiva è un giocatore fondamentale.
Faremo il punto della situazione di tutti gli infortunati a fine mese con lo staff sanitario, quando dovremo anche stilare la lista UEFA.
Conosco bene i numeri di Simon, perché me li ripete spesso. Lui è un leader emotivo e tecnico, in campo parla bene e tanto, sa prendere posizione ma è presto per parlare del suo futuro.
La società sa quello che ci serve e le priorità non sono cambiate. Il difensore che cerchiamo deve essere forte, solido, in grado di difendere, impostare e partecipare alla manovra offensiva. Se ci sarà l’opportunità potrebbe esserci un inserimento anche a centrocampo, abbiamo perso Krunić, Pobega è infortunato e Bennacer è in Coppa d’Africa.
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