Nel primo pomeriggio é arrivata la notizia che mestamente si attendeva ma che nessuno aveva voglia di sentire: la morte del direttore generale della Fiorentina Joe Barone. Colpito da un infarto nella giornata di domenica a due ore dal fischio di inizio della partita con l’Atalanta mentre si trovava in albergo, le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. I tentativi di salvarlo con una operazione e il ricovero in terapia intensiva sono risultati inutili purtroppo.
Lascia in eredità non solo la sua competenza come dirigente e la voglia di riportare ad alti livelli la società viola insieme all’amico e collega Rocco Commisso, con cui ha collaborato fin dai suoi esordi come imprenditore nel mondo della finanza, per cui si é fatto volere bene dalla tifoseria ma soprattutto un esempio tangibile del suo impegno: Il Viola Park, il nuovo centro sportivo da oltre 100 milioni di euro di cui l’ex dirigente aveva curato tutte le fasi della costruzione, dall’acquisto del terreno dove sorge alla sua realizzazione.
Joe Barone nato come Giuseppe rappresenta la realizzazione del sogno americano, alla pari di Rocco Commisso. Originario di Pozzallo in Sicilia dove viene alla luce nel 1966, si trasferisce a New York con la famiglia all’età di 8 anni prendendo la residenza nel quartiere di Brooklyn. Nel 1989 si laurea in economia aziendale ed inizia la sua carriera presso alcune banche. In una di esse avviene l’incontro con l’attuale presidente della Fiorentina, a cui rimane legato fino all’ultimo dei suoi giorni.
Tra i due nasce una amicizia e un rapporto di fiducia, che vede Commisso coinvolgerlo in tutte le sue attività imprenditoriali. Prima gli affida ruoli dirigenziali nella società di cui é fondatore, la Mediacom, poi quando nel 2017 acquista la proprietà della squadra di calcio dei New York Cosmos lo vuole accanto a se come vicepresidente. Carica che ricopre fino al 2019, quando poi ha inizio l’avventura che lo porta in riva all’Arno e lo fa conoscere al calcio italiano.
E’ il 2019 quando l’imprenditore italo-americano Rocco Commisso rileva la proprietà della Fiorentina dai Della Valle e vuole accanto a se anche in questa nuova avventura, il fidato amico e collaboratore Joe Barone col ruolo di direttore generale. Tra i primi progetti per restituire gloria alla squadra simbolo di Firenze, c’é quello di costruire un centro sportivo che prenderà il nome di Viola Park.
Ad occuparsene non può essere che lui, a cui Commisso delega tutti i compiti operativi all’interno della società gigliata ed è il suo braccio destro in Italia. Barone così individua e acquista un terreno di 26 ettari a Bagno a Ripoli, su cui nel giro di pochi anni riesce a far sorgere il primo storico centro sportivo di proprietà della Fiorentina: un vero e proprio gioiello che si struttura in 2 stadi, 12 campi da calcio, oltre 100 posti letto, un centro medico dotato di tecnologie estremamente all’avanguardia per un valore di oltre 100 milioni di euro.
Oltre a tutto questo al suo interno viene infatti organizzata la visione delle partite dentro il bar, nel quale peraltro si può andare per prendersi un caffè e fare l’aperitivo. Al Viola Park si possono organizzare anche convegni o congressi. La visione del compianto Joe Barone, é che diventasse un polo della fiorentinità fruibile tutti i giorni sia dai tifosi che non e piace pensare che se ne sia andato fiero di averlo realizzato.
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