Il calciomercato sta entrando nelle fasi piĂą calde, ma comunque si iniziano a delineare le prime indicazioni inerenti a diverse squadre. Nel focus di oggi abbiamo preso in analisi i cambiamenti di Inter, Milan e Juve, non solo sul piano del calciomercato, ma analizzando anche i nuovi allenatori e le idee di gioco delle rispettive squadre. Il tutto fornendo una parola chiave per ciascuna per descrivere le rispettive situazioni.
Partiamo dalla squadra campione d’Italia che ripartirà sull’onda della continuità , la stessa che ha contraddistinto i nerazzurri per tutta la scorsa stagione, dando poco scampo alle inseguitrici. Tra le tre squadre prese in analisi è l’unica che non ha cambiato guida tecnica, questo puo’ rappresentare sicuramente un vantaggio per l’Inter, che ha come condottiero Simone Inzaghi, artefice della vittoria della seconda stella. Il tecnico ha spesso abituato a delle innovazioni geniali,da Calhanoglu regista fino alla proiezione offensiva dei braccetti della difesa a tre, arrivati a siglare a Bologna con Bisseck un gol da braccetto all’altro, il tutto imperniato su un gioco veloce, dinamico e soprattutto in verticale, congeniale a sfruttare le caratteristiche degli esterni per allargare il campo. Al blocco dei record dello scorso anno i nerazzurri hanno aggiunto il peso offensivo di Mehdi Taremi e l’estro di Piotr Zielinski, arrivati entrambi a parametro zero. Il primo fornisce soluzioni diverse all’attacco sfruttando il suo fiuto del gol e l’abilità nel far salire la squadra e imbucare per gli inserimenti dei centrocampisti (82 reti e 45 assist in Liga Portugal). Il polacco ex Napoli va ad impreziosire un reparto già di qualità , fornendo però degli spunti che non sono presenti nel resto del reparto come la velocità di esecuzione e il tiro da fuori (42 gol e 49 assist in Serie A). Il classe 1994 fornisce anche la possibilita di variare leggermente il modulo avanzandolo di qualche metro in un 3-4-1-2.
Dopo un iniziale scetticismo per l’arrivo di Fonseca, in casa Milan si sta facendo spazio un filo di curiosità sulla nuova squadra in vista della prossima stagione. Lo scorso anno il campionato si è concluso con un secondo posto e diversi mugugni della piazza specialmente per la vittoria dei cugini nerazzurri. Diversi saranno i cambiamenti nel modo di giocare, che sarà all’insegna dell’equilibrio, lo stesso che nella scorsa stagione si è visto solamente a tratti. In quest’ottica il tecnico portoghese cercherà di riproporre i numeri difensivi avuti in Francia con il Lille nell’ultima stagione: terza miglior difesa della Ligue 1 (34 reti subite), 15 porte inviolate, tra le migliori per numero di tiri concessi all’avversario (311) e minor numero di tiri concessi dentro l’area (6,2), meno di chiunque altro. Il tutto improntando su un sistema di palleggio che si costruisce dal basso dai difensori, in quest’ottica l’acquisto di Morata è sicuramente funzionale essendo abile nel gioco associativo, ma anche rapido nell’attaccare la linea in profondità , la stessa cosa che chiedeva Fonseca a David nella passata stagione. Per aiutare al raggiungimento dell’equilibrio il club meneghino sta tentando di regalare a Fonseca Fofana, ideale per immettere muscoli in mediana e dare copertura alla difesa, troppo vulnerabile lo scorso anno. Reparto che si sta cercando di puntellare con l’inserimento di Pavlovic, difensore serbo classe 2001 dotato di indubbia forza fisica. Il modulo almeno inizialmente potrebbe essere il 4-2-3-1 , come con Pioli, con possibilità di cambiare le caratteristiche del trequartista, in quest’ottica si sta parlando anche di Samardzic. Spesso il trequartista con Fonseca si esalta… basti pensare a Mhkitaryan alla Roma nel 2020-2021 (13 reti e 11 assist).
Impossibile non mettere questa come parola d’ordine per la nuova Juve di Thiago Motta, un cambio ideologico incredibile affidando la panchina a un esteta del gioco come il tecnico ex Bologna, che dovrà fare un ulteriore upgrade abbinando alla bellezza del gioco, l’efficacia della vittoria, del resto in casa Juve “vincere è l’unica cosa che conta”. Perso Rabiot, miglior centrocampista degli ultimi anni per il club, sono arrivati Douglas Luiz e Khephren Thuram che aggiungeranno alla mediana bianconera dinamismo, inserimento e gol l’ex Aston Villa, coperture ed equilibrio il fratello di Marcus. L’opera di Giuntoli non è ancora terminata , infatti sta cercando di aggiungere un difensore un trequartista e se possibile anche un esterno, visto il futuro in bilico di Soulé e Chiesa. La rivoluzione tecnica è cominciata, dal pragmatismo di marchio allegriano, al fraseggio e al possesso palla Mottiano in cui ogni calciatore si muove e attacco lo spazio liberandolo al compagno, il tutto basato su una manovra avvolgente e rapida.  Il tutto basato su un cambio modulo, verosimilmente al 4-2-3-1, già visto al Bologna. Per sapere chi arriverà davanti in classifica è ancora presto ma i cantieri sono aperti.
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