Le precoci morti di Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic hanno gettato nello sconforto il mondo del calcio italiano e risollevato il problema doping, dopo le recenti denunce di ex calciatori come Dino Baggio, Tardelli e Brambati. A tal proposito Repubblica ha intervistato colui che più di tutti lanciò l’allarme, purtroppo mai ascoltato nel lontano 1998: Zdenek Zeman. Queste le parole del tecnico boemo sull’argomento:
“Non credo che il calcio sia uscito dalle farmacie: doping, integratori, medicine, muscoli. Provai a smuovere qualcosa, a cambiare il sistema e gli ex calciatori che oggi dichiarano di avere paura dov’erano allora? Perchè non hanno parlato 25 anni fa? Non lo hanno fatto perchè erano parte del sistema, dove guadagnavano a vivevano bene. Allora non conveniva e sono stati tutti zitti. Nel 1998, stando in quel mondo, ho provato ad aggiustare quello che era diventato business e sempre meno un gioco. Mi diedero del pazzo, terrorista. Mi spiace che quel messaggio non sia stato recepito”.
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