– di Calogero Destro –
Un muro crollato quando mancava ormai l’ultima pietra da apporvi. Un risultato svanito dopo una sofferenza immane, per chi era in campo e fuori. Una vittoria, che dimostra come tante cose siano cambiate nel giro di un anno. L’imperioso stacco di Kalidou Koulibaly, che al 90′ ha deciso Juventus-Napoli, ha difatti riaperto il campionato, sancendo che la squadra di Maurizio Sarri ha ormai compiuto quel definitivo salto di qualità che le si imputava da tempo. I partenopei, infatti, non erano mai riusciti ad uscire indenni dall’Allianz. E con i tre punti conquistati domenica riaprono ogni discorso scudetto. La Juventus vista nel big match di Torino, e il calendario dei bianconeri, lasciano ampi margini di possibilità ai campani. Ma c’è un dato di fatto non da poco da sottolineare: la squadra di Max Allegri è ferita, non certo domata. E soprattutto è ancora padrona del proprio destino, essendo sempre in testa alla classifica con un punto di vantaggio su Hamsik e soci. E’ tutto aperto, e lo sarà, probabilmente, fino all’ultima curva. Anche per la lotta alle posizioni europee, con Lazio e Roma che spazzano via senza troppi problemi, rispettivamente, Sampdoria (4-0 per i biancocelesti) e Spal (battuta dai giallorossi con un netto 3-0 dopo 8 risultati utili consecutivi). Le due capitoline salgono così a quota 67 punti, con l’Inter che, dopo aver espugnato Verona (decisivi Icardi, al 26° centro in campionato, e Perisic) segue a ruota con 66. Approfitta del tonfo casalingo del Milan (battuto in casa dal retrocesso Benevento) l’Atalanta, che piega per 2-1 il Torino e si porta a 55 punti, issandosi al 6° posto in solitaria. Per i granata, rimasti a 47, svaniscono dunque le ultime speranze d’Europa. Chi spera ancora invece è la Fiorentina, che nonostante il k.o. di misura a Reggio Emilia (decisivo il gran gol di Politano nel primo tempo) rimane a 51, e domenica prossima potrà essere arbitro dello scudetto (come del resto l’Inter), affrontando al Franchi il Napoli. In zona salvezza fa un importante balzo in avanti il Crotone, che sbanca il Friuli per 2-1 e fa traballare la panchina di Massimo Oddo, all’undicesimo k.o. di fila. Calabresi che sorpassano dunque al Spal, toccando quota 31 punti. Sempre in coda, sconfitta deleteria per il Verona, che perde 3-1 a Genova e saluta le residue speranze di rimanere in A.
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