A prescindere da quello che sarebbe stato il risultato finale, il Milan avrebbe fatto le carte false per ritrovarsi in vantaggio sul Real Madrid al Santiago Bernabeu dopo 11 minuti di gioco. Il gol di Malick Thiaw è stato tanto dirompente nella sua esecuzione quanto meritato per lo sforzo che i rossoneri stavano facendo nell’avvio della partita contro una squadra apparentemente fuori portata. La reazione dei Blancos non ha tardato ad arrivare, con il Real Madrid che ha pressato al meglio il Milan, per poi trovare il rigore dell’1-1 segnato da quello stesso Vinicius che si era reso protagonista di una percussione delle sue.
Grazie ad una grave disattenzione di Tchouamenì, il Milan ha trovato un nuovo vantaggio, approfittando di un gol di rapina di Alvaro Morata dopo che Lunin non era riuscito a respingere il destro di Rafael Leao. Ed è sempre stato Rafael Leao ad ispirare il gol di Reijnders per il 3-1 dell’apoteosi rossonera. Una doccia gelida ha rischiato di arrivare a seguito del gol di Rudiger poi annullato per fuorigioco attivo di Rodrygo.
Questa vittoria è stata senza dubbio storico per il Diavolo, che per una notte storica è tornata a fare la voce grossa con una delle prime della classe in Europa. Ecco le pagelle del match.
Maignan, voto: 7,5
Si rende protagonista di una bella parata su Mbappé subito dopo il gol di Thiaw, salvo poi ripetersi ulteriormente sempre contro il connazionale. Risulta tutt’altro che perfetto nell’uscita avventurosa che genera il gol di Rudiger (per sua fortuna annullato). Esegue una parata prodigiosa nel colpo di testa di Brahim Diaz sul
Emerson Royal, voto: 5
Al netto dell’evidente dislivello rispetto ad un giocatore del calibro di Vinicius, ha la grave colpa di causare il rigore dell’1-1 dei Blancos. In generale soffre inevitabilmente le folate offensive del fuoriclasse brasiliano.
(entra Calabria al 93°: s.v.)
Thiaw, voto: 7,5
Dopo 11 minuti, trova un gol da sogno al Santiago Bernabeu con una grandissima incornata di testa. Inoltre combatte come un leone su tutti i palloni, uscendone fuori come autentico gladiatore dal manto erboso del Santiago Bernabeu.
Tomori, voto: 7
Non segna come Thiaw, ma ha il merito di ritrovare lo smalto dei tempi d’oro con un’ottima prova contro l’attacco stellare che “sulla carta” avrebbe dovuto farlo tremare.
Theo Hernandez, voto: 7
Sbrana la sua fascia insieme al suo fido partner Rafael Leao e fa sudare sette camicie a Lucas Vazquez che, fatalmente, non può niente per contrattaccare ad una forza così dirompente.
Musah, voto: 6,5
Corre come un forsennato, senza mai risparmiarsi in mezzo al campo nonostante sia tutt’altro che un fulmine di guerra a livello di qualità tecniche, tattiche e fisiche. Con questa prova, potrebbe essersi riscattato agli occhi di quella stessa tifoseria che l’aveva criticato aspramente nell’ultimo periodo.
(entra Pavlovic al 93°: s.v.)
Fofana, voto: 6,5
Si mangia Tchouamenì con una prova maiuscola, anche se appare un po’ impreciso e con un cartellino giallo che per il suo ruolo si sarebbe potuto evitare.
Reijnders, voto: 8 (Man Of The Match)
Semplicemente il migliore in campo, non soltanto per il gol del 3-1, ma anche per aver avviato il gol del 2-1 di Morata e per aver avuto il pregio enorme di distinguersi con una qualità sopraffina in mezzo ad un reparto di centrocampo che annovera gente del calibro di Luka Modric, Aurielen Tchouamenì e Federico Valverde. Difficilmente il centrocampista olandese si dimenticherà di una serata del genere, vissuta da autentico Eroe al Santiago Bernabeu.
Pulisic, voto: 6,5
È suo il cross da corner che assiste Thiaw nel gol dell’1-0. Si sacrifica tantissimo per la causa rossonera, anche a costo di non incidere come suo solito per l’attacco del Diavolo.
(entra Loftus-Cheek al 70°: 6
Aiuta la squadra a salire nell’ultimo sforzo decisivo per mettere in cassaforte la partita).
Morata, voto: 7
Segna il gol del momentaneo 2-1 da grande opportunista. Trova quindi una grande gioia da ex dal dente avvelenato del Real Madrid.
(entra Abraham al 70°: 5,5
Pur facendo meno peggio rispetto ai suoi bassi standard a tinte rossonere, risulta il peggiore tra i subentrati rossoneri).
Leao, voto: 7,5
Dopo le numerose critiche delle quali era stato vittima nel corso delle ultime settimane, l’ala portoghese è stata protagonista di una delle migliori prove della sua parabola rossonera, esaltandosi per quelle che sono le sue migliori qualità.,È lui a propiziare il gol di Morata. Inoltre, è sempre lui ad esaltarsi nella fuga che porta al gol di Reinjders. Sfiora addirittura il gol, venendo privato di questa gioia da Lunin. Quando gioca così, non ce n’è per nessuno.
(entra Okafor al 78°: s.v.)
All. Paulo Fonseca, voto: 8
Mette la firma in una delle migliori partite della sua intera carriera, mettendo sotto scacco il Real Madrid di Carlo Ancelotti in “terra nemica”. Lo splendido lavoro fatto a centrocampo è stato di cruciale importanza affinché il suo Milan trovasse una vittoria pesantissima non soltanto per le speranze in Champions League, ma anche e soprattutto per le sorti della stagione rossonera.
Lunin, voto: 7
Se il Real Madrid non è capitolato ancora di più, il merito è stato principalmente suo e delle diverse parate straordinarie che ha fatto nel corso del secondo tempo.
Lucas Vazquez, voto: 4,5
Benché abbia dimostrato di essere un giocatore molto affidabile sulla fascia destra, in questa partita è capitolato fragorosamente contro gli affondi di Theo Hernandez e Rafael Leao, che l’hanno incenerito senza pietà sulla sua fascia. Male male.
Militao, voto: 4
Dal suo lato il Real Madrid soffre terribilmente gli inserimenti di Rafael Leao e del resto è protagonista in negativo di quella sbavatura che propizia il gol di Morata. Poco prima aveva avuto l’ingrato destino di essere dalla parte sbagliata della storia con il gol di Malick Thiaw.
Rudiger, voto: 6
Insieme a Mendy è l’unico della difesa rossonera che non capitola. Ha anche modo di segnare il gol del momentaneo 3-2 con un grande guizzo tecnico, ma gli viene annullato a causa del fuorigioco attivo di Rodrygo in occasione dell’uscita incerta di Maignan.
Mendy, voto: 6
Nonostante la presenza ingombrante di un Musah piuttosto indemoniato, riesce a reggere l’urto a differenza di altri suoi colleghi.
(entra Garcia al 74°: s.v.)
Valverde, voto: 5
Nessuno mette in discussione il fatto che sia uno dei migliori centrocampisti del pianeta, ma in questa occasione si è rivelato come l’ombra del calciatore che semina il panico in mezzo al campo. Soffre il reparto rossonero e fatica a ritagliarsi il suo spazio in mezzo al campo.
(entra Camavinga al 46°: 6
Mette in campo ciò che era mancato a Valverde nel primo tempo, ma ormai era troppo tardi).
Modric, voto: 5
Ha 39 anni e si vede, in quanto fatica a reggere i ritmi odierni. Non gliene si fa una colpa, semplicemente i Blancos dovrebbero iniziare a fare sempre meno affidamento su un giocatore che ormai non ne ha più da tempo.
(entra Ceballos al 63°: 6
Prova l’assalto finale anche quando la situazione è fortemente compromessa per le Merengues).
Tchouamenì, voto: 5
Fofana lo fa girare al largo e lui, di tutta risposta, non riesce a reagire minimamente e crolla sempre di più nel corso della partita.
(entra Brahim Diaz al 46°: 5,5
Fatica a ritagliarsi il suo spazio tra le maglie della difesa rossonera).
Bellingham, voto: 5
Fatica enormemente a fare la differenza come il suo solito, venendo fagocitato dal centrocampo rossonero senza pietà alcuna. Rimane un fuoriclasse assoluto, ma a questo giro non l’ha proprio dimostrato.
(entra Rodrygo al 70°: 6,5
Fa tutto ciò che Bellingham non era riuscito a fare, creando qualche situazione interessante contro la difesa rossonera).
Vinicius, voto: 6,5
Si procura il rigore dell’1-1 – da lui stesso segnato – dopo aver fatto una delle sue migliori discese sulla fascia sinistra. Nel secondo tempo, con il Real Madrid ormai capitolato
Mbappé, voto: 6
A dirla tutta non gioca nemmeno male, sfiorando in due occasioni la via del gol nel primo tempo (molto bravo Maignan a neutralizzarlo). È però vero che sia legittimo aspettarsi qualcosa in più da uno dei giocatori più forti del pianeta.
All. Carlo Ancelotti, voto: 4,5
Fonseca lo manda costantemente al manicomio grazie a quel trio di centrocampo che fa impazzire i titani che lui stesso ha a disposizione. Inoltre, i reparti sono troppo slegati, con il gioco che è eccessivamente succube delle fiammate dei propri singoli. Benché sia ancora presto per parlare di ridimensionamento dei Blancos, è piuttosto evidente che ci sia qualcosa che non va in questa squadra, nonostante “sulla carta” sembri straordinaria.
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