Uno ei grandi protagonisti dello Scudetto dell’Inter è certamente Hakan Calhanoglu, che nonostante abbia giocato da regista puro è stato il secondo miglior marcatore nerazzurro in campionato dietro a Lautaro Martinez. Rigorista infallibile, assistman letale, capace di calciare benissimo da lontano: il turco è diventato un regista “totale”, il vero direttore d’orchestra della banda di Inzaghi e, probabilmente, anche l’MVP assoluto di questa Serie A.
Intervistato da Copa90, il turco ha parlato della mossa di Simone Inzaghi che, probabilmente, gli ha cambiato la vita e la carriera: “Il cambio ruolo? Sì, tutti mi conoscono come un numero 10, come un centrocampista offensivo. È nato tutto dal mister quando Brozovic era infortunato – ha spiegato il turco – e la mia prima partita era contro il Barcellona quando ho segnato e abbiamo vinto 1-0 in casa. Da quella partita è cominciato tutto, ho continuato a giocare in quel ruolo, mi trovo bene e penso di essere cresciuto molto in quel ruolo”.
In merito alla sua fonte di ispirazione nell’interpretazione del ruolo, Calhanoglu ha risposto così: “Mi sono ispirato a qualcuno? No. Ho imparato da me stesso. Ovviamente ho degli idoli, osservo giocatori come Pirlo, ma Pirlo non difendeva come faccio io. Quindi per quello forse mi ispiro a Gerrard, Lampard o Xabi Alonso. Prendo da ognuno qualcosa. Ma io voglio essere solo me stesso”.
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