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Il Sassuolo vince in trasferta; crolla la Spal. Pareggia il Parma

I neroverdi al Bentegodi regolano la pratica Chievo. Per la Spal troppa Lazio all’Olimpico. I ducali non vanno oltre il pari contro il Frosinone.Dopo due pareggi e due sconfitte, i neroverdi, devono conquistare una vittoria che manca da più di un mese (29 settembre), per restare a bordo del treno europeo. Di fronte un Chievo Verona ancora a secco di vittorie, all’ultima chiamata o quasi per provare a raddrizzare una stagione disastrosa e rientrare così nella lotta per la salvezza. Il tecnico bresciano conferma il suo 3-4-3 con il rientrante Duncan a centrocampo, per il ruolo di esterno destro la spunta Di Francesco, al centro del tridente torna dal 1’ Boateng. Dopo un inizio difficile, con i gialloblu intraprendenti e più in partita, la squadra di De Zerbi guadagna campo col passare dei minuti e si fa vedere dalle parti di Sorrentino al 15’, con Berardi che calcia di poco alto una punizione dai 20 metri. Dieci minuti dopo è ancora l’attaccante calabrese a rendersi pericoloso: tiro di sinistro a giro, ma non inquadra lo specchio della porta e la palla termina fuori alla destra del portiere gialloblu. È il preludio al gol: i neroverdi passano al 41’ con Di Francesco che si inserisce centralmente tra le linee e di destro, dall’interno dell’area, mette la palla nell’angolino per l’1-0. Nella ripresa gli emiliani abbassano il baricentro e subiscono le iniziative dei clivensi che creano tanto, senza  impensierire seriamente Consigli. Nel finale succede di tutto: il Chievo sfiora il pareggio prima con Birsa, provvidenziale Magnani in scivolata, e poi con Stepinski che da distanza ravvicinata, di testa, non inquadra lo specchio della porta. Il Sassuolo prova a colpire di rimessa, sfiorando in un paio di circostanze il raddoppio. Al 79’ Sensi, imbeccato da un passaggio filtrante del neo entrato Locatelli, calcio a lato e Berardi poco dopo si fa ipnotizzare per ben due volte da Sorrentino; nulla può l’estremo difensore gialloblu sul retropassaggio sciagurato di Giaccherini che sancisce il definitivo 2-0. Al Sassuolo va più che bene così: i neroverdi conquistano una vittoria importantissima e rilanciano la propria candidatura in chiave europea. La SPAL torna sul luogo del delitto, all’Olimpico, dove due settimane fa contro i giallorossi, aveva conquistato una vittoria storica. Contro una Lazio, chiamata a dare risposte dopo lo 0-3 interno contro l’Inter, Semplici si affida al 3-5-2 con Everton Luiz a centrocampo e in attacco Antenucci al fianco di Petagna. La squadra biancoazzurra, però, è la brutta copia di quella vista appena quindici giorni fa, soffre e non poco la differenza tecnica con i biancocelesti ed esce con le ossa rotte dalla Capitale, sotto i colpi di uno straripante Ciro Immobile, autore di una doppietta. L’unica nota positiva, è Antenucci, pericoloso in più di una circostanza e protagonista del momentaneo pareggio spallino. Nella ripresa il tecnico toscano prova la mossa Cionek al posto di Bonifazi ma paga a caro prezzo gli errori dei singoli. Everton Luiz commette due leggerezze in disimpegno, regalando prima a Cataldi il pallone del 3-1 e successivamente a Parolo il poker biancoceleste.  Quarta sconfitta nelle ultime cinque gare per i ferraresi, apparsi in netta difficoltà quest’oggi. Tra sette giorni al Paolo Mazza arriverà il Cagliari: un match da non fallire per evitare di sprofondare in piena zona retrocessione mettendo così in discussione quanto fatto di buono fino a questo momento.Al Tardini, invece, ci si aspettava una reazione da parte dei ducali, dopo la pesante sconfitta di Bergamo ma le speranze sono state disattese. D’aversa si affida al 4-3-3, con Ceravolo al posto di un Inglese non al meglio e con Gervinho e Siligardi ai lati. In un primo tempo noioso, che non regala sussulti, l’unica occasione capita a Siligardi che da fuori area impegna Sportiello. Nella ripresa, complice l’espulsione di Stulac, non si registrano azioni degne di nota e i gialloblu decidono di non scoprirsi, giocando a ritmi blandi lasciando correre il cronometro. Nel finale, a tempo scaduto, solo un grandissimo intervento di Sepe evita la beffa ai crociati. Termina con uno scialbo 0-0 e con le due compagini che non si fanno del male e si accontentano di un punto, utile comunque a muovere la classifica.

Salvatore Delle Donne

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