Sarà il big match Lazio-Milan a inaugurare la ventisettesima giornata di serie A. Due squadre con un andamento di stagione molto simile: il Milan ha fatto sicuramente meglio in campionato, ma la squadra di Sarri è stata capace di superare i gironi di Champions League, vincendo addirittura l’andata degli ottavi di finale contro il Bayern Monaco. L’attacco è sicuramente il punto di forza di entrambe, anche considerando il gioco in verticale e propositivo che propongono. Se alla squadra della capitale stanno però mancando le reti dei suoi bomber, Immobile e Felipe Anderson su tutti, a Milanello il problema principale è la difesa. Con 32 gol subiti i Rossoneri sono infatti la peggior difesa delle prime dodici squadre in classifica con più di un gol di media subito a partita. Numeri che spiegano perché la squadra di Pioli, nonostante un buon rendimento degli attaccanti, sia definitivamente fuori dalla lotta scudetto ormai da un paio di partite. La Lazio ha incassato 4 reti in meno, ma vista la minor quantità di gol realizzati, nemmeno questo è un grande numero. Pur dovendo sottolineare i frequenti acciacchi di Romagnoli da una parte e le diverse assenze causa infortunio, soprattutto di Tomori e Thiaw, dall’altra, questa non deve essere una giustificazione. Ecco dunque che la partita di questa sera potrebbe paradossalmente decidersi proprio in difesa: serve dunque una prestazione convincente di tutto il reparto, supportato ovviamente dal filtro dei centrocampisti che, sta sera più del solito, saranno importanti sia in fase di possesso che in quella di ripiegamento.
Numeri alla mano, è la Lazio a subire meno in difesa. Il fatto che il Milan abbia un numero più alto di duelli difensivi vinti e persi, mostra bene come i Rossoneri siano attaccati più frequentemente. Questo discorso logicamente non può limitarsi ai difensori in quanto elementi come possesso palla, palloni persi e baricentro, giocano un ruolo importante. Quello che è certo è che però le reti subite siano effettivamente troppe. Anche il numero di rigori concessi indica come gli avversari entrino più spesso in area di rigore del Milan, rispetto a quella dei Biancocelesti. Sette rigori calciati concessi dai Rossoneri, solo tre dalla Lazio. La squadra di Lotito concede dunque meno agli altri attacchi. Se però in attacco ha la qualità per accendersi in ogni istante o quasi, dietro deve essere più brava a lavorare di reparto. Tanti errori anche a difesa schierata stanno penalizzando il rendimento: a maggior ragione in una stagione in cui gli attaccanti stanno facendo più fatica, la retroguardia difensiva deve tenere a galla gli uomini di Sarri. Fin qui sono stati concessi troppi gol da situazioni relativamente comode, anche a causa di errori individuali (vedasi Marusic contro l’Inter in fase di costruzione).
Sfida che si preannuncia fisica e soprattutto ad alto ritmo. Con giocatori di gamba come Theo Hernandez, Leao, Zaccagni e Felipe Anderson, attenzione dunque ai cartellini, soprattutto nelle prime battute. Giocare uno spezzone importante con un cartellino sulle spalle, potrebbe condizionare molto. Il Milan è l’organico con più rossi dell’intera Serie A, mentre la Lazio è terza per gialli presi. Ecco quindi che anche questo aspetto può essere un fattore da tenere in considerazione e che anche gli allenatori dovranno essere bravi a gestire.
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