Solo segni positivi per la Juventus fin qui. Seconda vittoria in campionato per la prima volta in cinque anni.
L’ultima volta che i bianconeri avevano ottenuto un simile risultato era nell’agosto 2019, sotto la guida dell’allenatore Maurizio Sarri, anno in cui hanno anche conquistato l’ultimo scudetto.
Doppietta di Vlahovic in campionato che fa seguito alla prestazione positiva nel primo turno contro il Como ma senza reti. Il serbo non realizzava una doppietta dal 25 febbraio di quest’anno, vittoria interna con il Frosinone.
Dopo Mbangoula, debutto dal primo minuto bagnato con il gol anche per Savona, condito con un’ottima prestazione in cui il giocatore ha mostrato dimostrato forza e corsa a buoni livelli.
Questo inizio promettente è un segnale positivo per i tifosi e per la squadra, che nelle ultime quattro stagioni non era riuscita a raggiungere questo traguardo. Con Thiago Motta alla guida, la Juventus mostra un gioco più fluido e offensivo, diverso dalle strategie più prudenti del suo predecessore Massimiliano Allegri. La vittoria per 3-0 in casa del Verona, ha confermato la buona forma della squadra, che si candida come una delle principali antagoniste per la lotta allo scudetto in questa stagione.
La Juventus ha dominato in un campo dove, negli ultimi anni, ha sempre faticato a prevalere. Ultima vittoria di misura nel campionato 2022/2023. La partita ha visto una prestazione dominante della Juventus, superiore in tutto rispetto al Verona che, ricordiamo, veniva da una vittoria convincente a Napoli nella prima giornata di campionato.
Questa vittoria ha anche permesso alla Juventus di posizionarsi in cima alla classifica di Serie A, dimostrando la loro forza e la loro determinazione a competere per il titolo. Con questa vittoria, la Juventus ha dimostrato non solo la propria abilità tattica ma anche un forte spirito di squadra, elementi che saranno cruciali per il proseguimento della stagione.
La formazione della Juventus nella partita contro l’Hellas Verona ha visto un mix di esperienza e talento emergente.
Di Gregorio ha dimostrato grande sicurezza tra i pali e una buona abilità nel far partire l’azione anche con lanci precisi di media lunghezza.
La difesa, composta da Savona, Gatti, Bremer e Cabal, ha mostrato grande solidità e capacità di giocare palla a terra.
A centrocampo, Locatelli e Fagioli hanno fornito l’equilibrio necessario, alternandosi nell’orchestrare il gioco e nel fornire energia e copertura.
Sulle fasce, Cambiaso e Mbangoula hanno offerto ampiezza e profondità, creando svariate occasioni con i loro cross e la loro velocità. Il belga non ha segnato ma è entrato in due dei tre gol della serata, risultando ancora più convincente rispetto alla prima partita.
In attacco, Yildiz ha agito da trequartista versione uomo assist, supportando l’unica punta Vlahovic, che ha continuato a mostrare il suo istinto da goleador.
Questa formazione ha permesso alla Juventus di dominare il gioco e di portare a casa una vittoria importante per la classifica e per il morale della squadra. Va considerato inoltre che mancano ancora diverse pedine all’appello, e il problema dalla scarsità in panchina potrebbe spostarsi alla gestione di un gruppo numeroso e ambizioso. E in questo le doti di Thiago Motta sono ancora tutte da dimostrare.
In ogni caso, l’Inter sembra ancora avere qualcosa in più ed è sicuramente la squadra da battere per questo campionato.
La Juventus ha le carte in regola per provare a superarla
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